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Si chiama e-waste, o spazzatura elettronica, ed indica l’insieme di tutti i rifiuti ricollegati alle apparecchiature tecnologiche che vengono messe sul mercato. Questa spazzatura, altamente inquinante a causa dei materiali chimici impiegati e della difficoltà di smaltimento, starebbe crescendo vertiginosamente, accumulandosi principalmente nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta dei cellulari, dei personal computers e di altre componenti elettroniche scartati e abbandonate perché ormai obsolete, o semplicemente fuori moda.
E’ di stamane la notizia che altri quattro uomini sarebbero stati aggiunti alla lista dei sospettati dell’omicidio di Mahmoud al-Mabhouh, ufficiale del gruppo armato Hamas, avvenuto il 20 gennaio scorso. L’ufficiale si era recato a Dubai per un incontro con degli ex collaboratori, poi rivelatosi un agguato. L’omicidio è avvenuto nella sua stanza d’albergo; i killer hanno tentato di simulare una morte naturale, ma l’autopsia ha dimostrato che in realtà si trattava di omicidio. Tutti gli indizi sembrerebbero portare al Mossad, servizio segreto israeliano, che non brilla per correttezza e legalità.
Si profila il rischio di crisi umanitaria secondo i medici di Emergency.
Non si è fatta attendere la replica del Ministero degli Esteri iraniano a Frattini che aveva chiesto l’irrogazione di sanzioni più dure nei confronti del governo di Teheran. Stando alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Ministero iraniano la politica estera italiana sarebbe stata fortemente influenzata dalla propaganda di altri Paesi, soprattutto per quanto riguarda la questione delle sanzioni contro l'Iran per il programma di arricchimento dell’uranio, a scopo pacifico. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, si riferiva all'influenza esercitata dagli Stati Uniti.
La giustizia belga ha condannato tre persone per l'esplosione di un gasdotto che nel 2004 causò la morte di 24 persone, tra cui tre emigrati italiani.
Il tribunale di Tournai è stato chiamato a giudicare su 14 persone, ma ha ritenuto colpevoli di omicidio colposo solo un architetto, un direttore dei lavori ed il responsabile di una societa' di terrazzamento.
La sentenza ha provocato shock e sconforto tra coloro che rimasero feriti e tra i parenti delle vittime dell'esplosione avvenuta a Ghislenghien, nel sud del Belgio.
Stamattina a Belgrado si è svolta una perquisizione nella casa di Ratko Mladic, l'ex capo militare dei serbo-bosniaci ricercato dal Tribunale penale dell'Aja (Tpi) per genocidio, crimini contro l'umanita' e crimini di guerra.
La notizia è riferita da fonti di stampa che citano come divulgatore il ministero dell'interno. Nell'abitazione dell’ex generale vivono la moglie e il figlio sposato.
Non sono stati forniti altri particolari sull'operazione condotta dalla polizia. Le fonti delle forze dell’ordine non parlano di particolari ritrovamenti o di sviluppi inattesi.
Ancora paura nel nord dell’Irlanda. La polizia ha annunciato ieri intorno alle 23 ora italiana l’esplosione di una autobomba di fronte al tribunale di Newry.
La deflagrazione e' avvenuta mentre la polizia stava facendo evacuare la zona circa 30 minuti dopo aver ricevuto - verso le 22 ora locale - la segnalazione di un veicolo sospetto posteggiato davanti al tribunale. L'attentato e' avvenuto meno di tre settimane dopo un importante accordo nel processo di pace in Irlanda del Nord. Le fonti ufficiali della polizia non accennano alla presenza di vittime. Non sono ancora arrivate rivendicazioni.
Data per morta dai medici, una donna di 45 anni è improvvisamente "risorta" mentre si trovava distesa sul tavolo dell'obitorio dell'ospedale dove si stava preparando il suo "cadavere" per i funerali. E' accaduto in un ospedale di Cali, in Colombia, e oggi la vicenda è in rilievo sui media online sudamericani. Noevia Serna, 45 anni, era stata colpita da un infarto lunedì e dopo essere stata tenuta in vita dai macchinari per alcuni giorni, è stata dichiarata morta. "Le apparecchiature
elettroniche indicavano che il battito cardiaco era cessato e non c'era pressione arteriosa.
Ankara: "Più di 40 persone" sono state arrestate oggi in Turchia nell'ambito dell'inchiesta avviata per individuare i responsabili del presunto complotto teso a rovesciare il governo di Ankara. Lo ha annunciato a Madrid il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan.
Morti 33 civili per un errore di valutazione del raid aereo dell’ISAF.