Adesso On Air
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Si è svolto ieri a Perugia nell'ambito della prima giornata della V edizione del Festival Internazionale del Giornalismo un incontro-dibattito relativo alla crisi e all'evoluzione del diritto d'autore a cui hanno preso parte Manlio Manila della SIAE, Vanni Santoni del progetto SIC (Scrittura Industriale Collettiva), Simone Aliprandi di Copyleft Italia e Giovanni Boccia-Artieri docente di sociologia dei New Media all'università di Urbino; a moderare Arturo Di Corinto, giornalista e scrittore.
Già il titolo della conferenza, –Mattanza Russa, Sangue sulle notizie- descrive la situazione che si vive in Russia, paese ad alto rischio per i giornalisti. Marcello Greco, giornalista del Tg3, apre il dibattito fornendo alcuni dati a riguardo: dal 2000 al 2009 sono stati uccisi 19 giornalisti, oltre 190 dal 1992. Nel 2010 non ci sono state uccisioni, ma aggressioni sì: a Mosca il 6 novembre è stato barbaramente malmenato e lasciato in fin di vita Oleg Kashin, reporter di Kommersant.
"La paura come il coraggio sono contagiosi, non lasciatevi contagiare dalla prima", così si conclude il monologo di Luca Telese del Fatto Quotidiano al Teatro Pavone di Perugia. Il giornalista cammina avanti e indietro fra la platea mentre sviluppa un discorso onnicomprensivo. Tocca tutti i punti, ma del mondo. Dai massimi sistemi alla religione, dalla politica spicciola alla propria vita. La prende alla larga partendo da Amerigo Vespucci, che definisce il primo giornalista del mondo. Poi, si dedica al Cristianesimo e i Vangeli diventano la prima "finta diretta della storia".
E' stato sicuramente il più interessante degli incontri a cui ho partecipato finora quello al Teatro Pavone con protagonista Peter Horroks. Giornalista e direttore di BBC Global News, Horrocks ha intrattenuto il pubblico con un keynote speech dal titolo "Manteining the relevance of international journalism".
Prima dell'inizio dell'incontro Horrocks ha dimostrato di essere una persona affabile e gentile, nonostante l'importanza del suo ruolo, rilasciando interviste nell'atrio del teatro a tutti i giornalisti (quasi tutti giovanissimi) che lo avvicinavano.
In una sala dei Notari gremita come non mai di giovanissimi e meno giovani, si applaude l'ingresso di Luca Palamara, presidente dell'Associazione Nazionale dei Magistrati, giunto a Perugia per partecipare al panel discussion su “Giornalismo d'inchiesta o complotto mediatico giudiziario?” in programma per ieri pomeriggio alle 18.00.
Secondo Freedom House uno stato libero, con una democrazia compiuta, deve necessariamente possedere dei media liberi, pluralisti e quindi non soggetti ne a controlli ne a pressioni. Possiamo quindi definire l'Italia uno stato libero?.
In un paese dove i media vengono sistematicamente attaccati ed accusati di politicizzazione ci può essere la liberta necessaria per la realizzazione di uno stato moderno e liberale? In un paese dove il conflitto d'interessi dilaga e la politica viene costantemente legata al giornalismo giudiziario non bisogna creare una linea di confine tra le due cose?.
Faber, quando la creatività incontra l’impresa è un progetto per sostenere e promuovere l’incontro tra giovani attivi nei campi della creatività digitale e le imprese potenzialmente interessate alle loro competenze.
Faber è un concorso nazionale, aperto fino al 16 settembre (nuova data recentemente prorogata), rivolto a giovani autori con un’età compresa tra i 22 e i 35 anni compiuti, attivi nei campi dell’audiovisivo, dell’animazione, del 3D, del gaming, del web e del web design.
Non l'avrei mai detto. Una conferenza sul giornalismo scientifico non parla affatto di scienza. Di questa si discute solo per vederne le implicazioni economiche, politiche, sociali che, come ogni argomento degno di nota che si rispetti, necessariamente presuppone.
Dal 1961 Amnesty International ha sempre agito in favore dei diritti umani, nonostante siano cambiate le forme di tutela e, ovviamente, anche le forme di comunicazione. Ad introdurre la conferenza, tenutasi alla Sala Lippi Unicredit, è proprio Riccardo Noury, direttore e portavoce di Amnesty International Italia, sottolineando il ruolo fondamentale che tale associazione riveste da 50 anni, denunciando violazioni, raccogliendo testimonianze e raccontando la speranza di un cambiamento.
Alla prima giornata del "festival Internazionale del Giornalismo 2011" ritorna il ciclo di incontri "Donne, media e potere". Ad affrontare queste tematiche attuali più che mai, soprattutto nel nostro paese, quattro grandi esponenti femminili della cultura e dell'informazione italiana: Maria Laura Rodotà (Corriere della sera), Irene Tinagli (Università Carlos III, Madrid), Concita De Gregorio (direttore de L'Unità) e Susanna Camusso (Segretario Generale della CGIL). La sala dei notari è colma di donne giovani e meno giovani, ma anche di tanti uomini.