Adesso On Air
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Ad un anno esatto dalla prima diretta sul web, la rete torna a rendere omaggio a Rita Levi Montalcini con una maratona online per festeggiare i suoi 102 anni.
Nella notte che precede il compleanno della donna simbolo della modernità nella ricerca, la rete raggiungerà in collegamento webcam via skype centinaia di ricercatrici che ogni giorno operano in Italia e all’estero. Saranno loro a raccontare in un tweet le storie di impegno e passione, nonostante le difficoltà di mezzi e di investimenti.
Il primo pensiero è che siamo molti meno degli anni passati. Sarà il freddo pungente che è ritornato a soffiare col suo vento su Perugia. Sarà che cinque ore in fila fuori al Teatro Morlacchi hanno scoraggiato anche i più arditi. O sarà che ci piace ascoltare la lingua affilata di Marco Travaglio quando legge dalla sua Moleskine nel Salotto del giovedì di Annozero.
Il duello Telese - Cruciani, alias giornalismo di sinistra e di destra, si è svolto questo pomeriggio, non nel Far West, come era consono, in effetti, bensì al Teatro Pavone. La penna come arma, l'ideologia come movente. Ma ha davvero senso ci si potrebbe chiedere? Sì. Ha decisamente senso. Le due "tifoserie", come le appella il giornalista del Fatto Quotidiano, esistono. Eccome se esistono. Non prendiamoci in giro. L'obiettività è una chimera. L'oggettività è un'utopia. Ed è bene che sia così. L'opinione è parte del lavoro di un giornalista, semplicemente perchè anche questo ruolo è ricoperto da una persona.
Ci sono più che altro giovani alla Sala dei Notari a salutare tra applausi e risate Vauro Senesi, classe 1955 e matita graffiante. Al suo fianco chi di graffiante ha una penna, non parla mai di "Lui" e racconta, come pochi altri, le storie della gente vera, Fabrizio Gatti, giornalista de l'Espresso dal 2004, salito agli onori della cronaca per essersi buttato in mare, nel 2005, come un clandestino ed essersi confuso tra i migliaia di migranti che popolano un Centro di Permanenza temporanea di Lampedusa.
Poco fa si è svolto al teatro Pavone, durante il penultimo giorno del Festival Internazionale del GIornalismo, uno degli scontri piu' attesi della kermesse perugina di quest'anno.
Parlo dell'incontro tra Luca Telese del Fatto Quotidiano (giornalista tendenzialmente di sinistra) e Giuseppe Cruciani, presentatore del programma radiofonico La Zanzara (ritenuto di destra).
Giovedì 21 Aprile, alle ore 17.30, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini - Perugia, sarà presentato il libro dal titolo “Rinascimento del Gusto Carovanando fra i Mari” di Mario Iacomini (Palombi Editori - 2010).
L’evento è organizzato dall’Associazione Rose Rosse d’Europa in collaborazione con l’Istituto di Ricerca MondiVivo, che ha promosso la pubblicazione del volume.
Parteciperanno insieme all'autore Valentino Filippetti, sen. Anna Rita Fioroni, Andrea Chioini e Valerio Marinelli.
Ilaria, Patrizia, Lucia. Tre donne unite da un dolore comune. Un dolore diverso da tutte le persone che hanno perso un parente. Un dolore dovuto ad un assassino più grande di loro: lo Stato. Cosa può un singolo uomo contro l'Istituzione per eccellenza? Forse nulla, in effetti, ma questo non significa che si smetta di lottare, a prescindere dalle conseguenze. Patrizia Moretti, madre di Federico Aldovrandi, il ragazzo di 18 anni ucciso da quattro poliziotti nel 2005, è stata, proprio pochi giorni fa, accusata di diffamazione a mezzo stampa. Oltre il danno anche la beffa, dunque. Ma, questa vicenda è interessante per le implicazioni.
Il calcio in Italia è da sempre stato lo sport più seguito. Lo dimostrano i milioni di telespettatori attaccati ai propri schermi durante tutte le partite della loro squadra o della nazionale. Tra il pubblico e i giocatori però c’è una fondamentale mediazione rappresentata dai giornalisti sia della radio che delle tivù. Del confronto tra i diversi modi di fare telecronaca, tra fasi storiche, espressioni diventate poi di uso comune e di neologismi calcistici, si è parlato stamani alla Sala delle Colonne per la quinta edizione del Festival Internazionale del giornalismo.
Per il Festival del Giornalismo, ieri, alla sala dei Notari a Perugia, è intervenuto Ezio Mauro, direttore de La Repubblica. Intervistato da Angelo Agostini dell'università IULM, il giornalista spiega a un pubblico di giovani e non, giornalisti e non, la situazione politica italiana e le sue anomalie. Sì, perchè l'Italia è un caso a sè sotto tutti i punti di vista. L'Italia è anomala nella sua interezza e non ascrivibile a nessuna categoria, a nessun luogo comune, a nessun caso storico già vissuto. Sembrerebbe, addirittura, una cosa positiva detta in questo modo, in effetti.
Nel pomeriggio, al centro servizi G. Alessi, si è tenuta la presentazione del libro di Ferruccio Pinotti, “Le lobby di Dio” insieme all'inviato in Italia per la rete televisiva tedesca Ntv. A confermare la scomodità dell'argomento l'assenza di Giacomo Galeazzi, La Stampa e Miguel Mora, El Pais che ha reso l'evento troppo scolastico e unidirezionale.
Nel nostro paese l'attenzione dei media è molto attiva nei confronti del Vaticano, anche se i giornalisti si limitano solo a raccontare al pubblico i fatti senza porre domande scomode per paure di critiche dal Vaticano stesso.