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Il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato ieri la proposta di legge dell’Ufficio di Presidenza relativa alla struttura organizzativa del consiglio stesso. La legge va a modificare alcune normative degli anni passati, e va a riorganizzare alcune strutture di supporto alle varie cariche istituzionali, dando a queste ultime anche la possibilità di allocare più liberamente le risorse. Ha sottolineato Andrea Lignani Marchesani (Pdl): ''Si tratta della riorganizzazione del personale addetto ai gruppi politici e di supporto agli organi istituzionali.
Maria Rosi, esponente del Pdl umbro, che ha fatto parlare di sé nei giorni scorsi per le sue proposte sulla sicurezza del centro perugino, stavolta ha detto la sua contro la pillola abortiva RU486. ''La Ru486 non e' un farmaco in quanto esso non cura ma e' qualcosa che agisce innescando di fatto il meccanismo di morte di un essere umano, il feto”. La Rosi crede che ''il metodo Ru486 debba essere seriamente rivisto, anche in considerazione dei pareri scientifici più volte espressi dal Consiglio Superiore della Sanità”.
Lo aveva già annunciato tempo fa, e ieri Maria Rosi, esponente del Pdl, ha ribadito la sua posizione secondo la quale la città di Perugia ha urgente bisogno di un reparto mobile di polizia. Sarebbe una misura che, secondo il consigliere comunale, servirebbe a ridurre il tasso di criminalità in città, specialmente nel centro storico. ''Il ministro Maroni ha conferito ai sindaci la delega alla sicurezza con il decreto legge 92 e dunque e' arrivato il momento che Vladimiro Boccali la utilizzi, per il bene di Perugia e dei perugini”.
Basta lamentarsi, è ora di agire. O perlomeno è quello che Maurizio Ronconi de l’Udc vuol far capire in poche parole alla governatrice Marini.