Sabato 20 aprile Lauriola al Gioia 69 di Milano

Sabato 20 aprile Lauriola al Gioia 69 di Milano
Inviato da Lunatik il Mar, 16/04/2013 - 14:22

SABATO 20 Aprile 2013
La musica d'autore va al Gioia 69
Pierpaolo Lauriola in concerto
PRESENTA IL DISCO “POLVERE.”
Pierpaolo Lauriola, Voce, Chitarra
Gianluca Cisternino, Chitarra
Santì Giannetto, Batteria
Alessio Torregrossa, Basso
@
GIOIA 69
VIA MELCHIORRE GIOIA 69
MILANO
Ore 20.30 apritivo
Inizio Live Ore 21.00 fino alle ore 22.45
A seguire deejay set GIANNI CAMELIA
Ingresso (aperitivo incluso) 10 €
Infoline
http://www.pierpaololauriola.it/
Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/523351037711249/
“POLVERE.” IL NUOVO DISCO DI PIERPAOLO LAURIOLA
Attraverso gli anni Novanta, sfiorando eclettismi e visioni fra Sylvian e Young. Una splendida narrazione. “Polvere.”, (di cui il punto fa parte del titolo), è testi, musica, voce, chitarre, basso di Pierpaolo Lauriola.
Una storia di strada che cinge d’alloro. Più di trecento concerti, e una sincera purezza letteraria e musicale rendono quasi vezzi le piccole ingenuità di questo primo lavoro da solista. Pezzi che, riamati e rielaborati, ci presentano un musicista vero e sincero. Ascoltate Ci consumeremo in un abbraccio o la struggente Una rosa divenuta tenera passione per voler andare ancora più a fondo, voler perdersi e capire e poi perdersi ancora in queste note e in questi versi. Il Tempo, la Polvere. Introspezioni struggenti. L’alternativa è un piccolo capolavoro fra le rimembranze dei suoni del compianto Michael Hedges e delle liriche e delle vocalità dell’immenso Fausto Rossi.
Nativo di Manfredonia, ma milanese di adozione, Pierpaolo Lauriola ci offre un doppio cd anomalo. Ogni pezzo ha il suo doppio. “Domo” version (tracce dalla 9 alla 16) e “versione acustica” (dalla traccia 1 alla a sancire la santa alleanza fra sé e la propria nemesi. Poche le strade e pochi gli incroci, poche le alternative. Acustico? Elettrico? Un disco coraggioso. I silenzi elettrici rapiscono, la psyco-ballad - “abbiamo rincorso le nostre lacrime inseguiti dal tempo che passa e mossi dall’ardore abbiamo bevuto fino a che l’alba non ci ha visti di nuovo ridere…” - de La carne del tempo è un capolavoro assoluto, e sarà bello riascoltarla ad libitum. I dischi sono due, magicamente stranianti. Assolutamente bellissima anche la seconda versione di Una rosa divenuta tenera passione, poesia di Giuseppe Lavermicocca musicata con trasporto e perizia. Noi, qui, di nuovo è meravigliosa nella versione elettrica. Si va oltre il qui, si va oltre: magnifica! Sogni e Segni lacera e commuove. Io Brindo è un degno finale per un disco emozionante. Attendiamo con ammirazione il seguito.
Sabato 20 Aprile in Concerto all'Old Fashion, accanto alla Triennale a Milano.

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