Semplicemente, Josè Saramago

Inviato da riccardo il Sab, 19/06/2010 - 14:47
Semplicemente, Josè Saramago

"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito." (da Viaggio in Portogallo)
"Penso che per gli studenti sarebbe molto meglio partire dalla contemporaneità. Si rimane sempre indietro di un secolo, nella scuola si vive come dentro una specie di capsula senza collegamento con il tempo presente, mancano i nessi." (Cit. sul XIX secolo)
"Forse solo il silenzio esiste davvero."
"Il tempo, a volte, sembra che non passi, è come una rondine che fa il nido sulla grondaia, esce ed entra, va e viene, ma sempre sotto i nostri occhi."
"Nessuno può essere senza essere, uomo e donna non esistono, esiste solo ciò che sono e la ribellione contro ciò che sono"
(da Memoriale del convento)
"La gente non se lo sogna neanche che chi finisce una cosa non è mai quello che l’ha cominciata, anche se entrambi hanno un nome uguale, che è solo questo a mantenersi costante, nient’altro."
"Certe domande si fanno soltanto per rendere più esplicita l’assenza di risposta […]"
"Un uomo non è meno smarrito solo perché va diritto."
"In fondo la vita non è molto di più dello starsene sdraiati, convalescenti d’una infermità antica, incurabile e recidivante, con intervalli che chiamiamo salute, un nome glielo dovevamo dare, vista la differenza che c’è fra i due stati."
"La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice."
"Adamo è ogni uomo, ogni donna è Eva, uguali, diversi e necessari, e ciascuno di noi è il primo uomo e la prima donna, unici ogni volta."
(da L'anno della morte di Ricardo Reis)
Scrittore, poeta, commediografo, ateo, comunista e visionario. Scomparso a 87 anni subito dopo l'uscita di "Caino" ennesimo libro contro la chiesa portoghese, l'ennesimo libro scomodo di un autore contemporaneo.

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