Israele non ritorna sui suoi passi. Il processo di colonizzazione di Gerusalemme Est continuerà.

Inviato da Rossella Biagi il Mer, 17/03/2010 - 15:45
Israele non ritorna sui suoi passi. Il processo di colonizzazione di Gerusalemme Est continuerà.

Sempre più freddi i rapporti tra Israele e gli Stati Uniti. Dopo la “giornata della rabbia”, così denominata dalla forze di Hamas, in cui si sono verificati numerosi scontri tra la popolazione palestinese ele forze armate israeliane per l'inaugurazione di una sinagoga nella Città vecchia. Tel Aviv ha respinto fermamente la proposta del Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, che aveva lanciato un appello affinché il Governo di Israele interrompesse il proprio progetto di creare nuovi insediamenti nella zona Est di gerusalemme.Secondo indiscrezioni del News York Times, sul sito web della "Israel Land Authority" sarebbe stato pubblicato addirittura un bando per la costruzione di più di trecento nuove abitazioni nell'area nord orientale di Gerusalemme.Il Presidente USA avrebbe richiesto tra cose ad Israele: la marcia indietro sui nuovi insediamenti annunciati durante la visita del vicepresidente Joe Biden; un gesto significativo e sostanziale nei confronti dei palestinesi e una dichiarazione pubblica di accettazione nei negoziati di tutte le questioni essenziali per il processo di pace, tra cui la dotazione di un vero e proprio lo statuto speciale per Gerusalemme. Queste condizioni erano già state ribadite dal Segretario di Stato Hillary Clinton al premier israeliano, la scorsa settimana.

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