Homines, nihil agendo, agere consuescunt male.

Inviato da Aiesec On Air il Mar, 19/01/2021 - 11:24
(Gli uomini, non facendo nulla, si abituano a fare malamente)

 

 

 

POVERTÀ dal latino “paupertas”.

Stato in cui l'individuo non ha le risorse necessarie  per la sussistenza.

Attualmente l’11% della popolazione mondiale vive in questo stato.

Il 70% della popolazione povera proviene dall'Asia meridionale e dall'Africa subsahariana.

Ma la questione riguarda anche i paesi più sviluppati poiché  se non si prendono provvedimenti in termini di salute e di educazione molti bambini e adulti vivono in condizioni misere.

La povertà ha tre effetti: fisici,psicologici e sociali. 

Quando la povertà è a livelli molto alti come nei paesi del terzo mondo essere poveri può comportare anche  problemi fisici come quelli dati dalla malnutrizione e disidratazione.

Livelli medi di povertà possono portare a conseguenze psicologiche, quali senso di fallimento,  dato dal fatto che c'è un divario tra ciò che si vorrebbe e ciò che si ha.

Dal punto di vista dei rapporti sociali essa influisce negativamente perché le altre persone tendono a trattare il povero in maniera diversa.

La povertà quindi è una limitazione delle possibilità di vita ed uno svantaggio nella vita culturale e sociale.

Quindi sconfiggerla  significherebbe eliminare le limitazioni delle possibilità di vita e gli svantaggi nella vita culturale e sociale.

Non a caso è il primo obiettivo dell’Agenda ONU 2030 e vi sono dei traguardi per ottenerlo:

  • Il primo è quello di ridurre almeno la metà del numero di uomini,donne e bambini che vivono in povertà.
  • Il secondo è quello di assicurare uguali diritti alle risorse economiche e l'accesso ai servizi di base come la proprietà privata ,le risorse naturali ,le nuove tecnologie.
  • Il terzo è quello di ridurre ,per chi si trova in situazioni vulnerabili l'esposizione a eventi climatici estremi, a catastrofi e a shock economici,sociali e ambientali.
  • l’ultimo riguarda la creazione di politiche a livello regionale nazionale e internazionale a favore dei poveri e ai sensibili alle differenze di genere.

Dunque le azioni svolte per ridurre la povertà si svolgono in più settori :

  • in quello pubblico con politiche volte a creare posti di lavoro;
  • in quello  privato con nuove opportunità economiche;

Non si può sconfiggere la povertà se non si risolvono la grande diffusione della  fame,la qualità della vita,la mancanza di servizi igienico sanitarie e di acqua pulita. Perciò è importante lavorare e porre attenzione a più di un solo aspetto della vita umana.

L'obiettivo 2 dell'agenda 2030 vuole raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile.Sono stati compiuti alcuni progressi solo che il numero di persone che soffre la fame nel mondo è in aumento.

In Sud America e nella maggior parte delle regioni dell'Africa a causa del cambiamento climatico e delle guerre il  deperimento infantile è molto elevato.

Al contrario nei paesi più ricchi la malnutrizione  è  diffusa per il consumo di cibo spazzatura e diete dannose per l'organismo più grande.

 

E’ importante porre fine non solo alla fame ma anche alla malnutrizione in particolare per poveri e le persone più vulnerabili tra cui neonati ,ragazzi adolescenti ,donne in gravidanza o in allattamento e persone anziane.

Il  terzo dell'agenda ONU 2030 riguarda la qualità della vita e il benessere della collettività che oltre a riguardare la società ha  anche a che fare con l'economia mondiale.

Per raggiungerlo è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte l'età.

Le persone in buona salute sono infatti in grado di imparare a lavorare e sostenere se stessi e le proprie famiglie.

Rispetto a questo terzo obiettivo sono già stati fatti progressi poiché l'aspettativa di vita è aumentata e la mortalità infantile e materna si sono ridotte. Infatti ogni giorno muoiono 17.000 bambini in meno rispetto al 1.990 anche se purtroppo più di 6 milioni non riescono a raggiungere i 5 anni di vita.

Il sesto obiettivo dell’agenda ONU 2030 si occupa di garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

Il nostro pianeta è in grado di fornire acqua accessibile pulita a tutta la popolazione mondiale. E ogni anno milioni di persone muoiono a causa di infrastrutture scadenti e cattiva gestione economica con le conseguenti malattie legate al rifornimento d'acqua e alla carenza di igiene.

Ad aggravare la situazione vi è la siccità che aumenta il livello di fame e malnutrizione colpendo  i più poveri nel paese.

Se non si prendono provvedimenti si prevede che entro il 2050 una persona su quattro sarà colpita da carenza di acqua potabile.Un'emergenza.

Per poterla evitare è necessario impegnarsi nei prossimi 13 anni a:

 

  • ottenere per tutti l'accesso all'acqua potabile
  • garantire l'accesso agli impianti sanitari igienici
  • migliorare la qualità dell'acqua eliminando le discariche e riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici 
  • rigenerare gli ecosistemi legati all'acqua con ottima soluzione per evitare lo spreco di acqua potabile.

Nelle nostre case l'impianto di riutilizzo dell'acqua piovana può essere utilizzata per tutte le funzioni come:lo scarico del WC ,igiene, il lavaggio indumenti e pulizie per le quali non è necessaria l'acqua  potabile.

Altre soluzioni sono la desalinizzazione,il miglioramento dell'efficienza idrica e il trattamento delle acque reflue che contribuiscono alla ridistribuzione dell'acqua.

AIESEC ha direttamente sottoscritto una partnership nel 2015 basati sugli SDGs dell'Agenda 2030 dell'ONU. Infatti presenta un progetto di nome Global Volunteer che  permette inoltre di avere un impatto sul territorio: tutti i progetti contribuiscono al raggiungimento di uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Grazie a ciò molti giovani hanno la possibilità di prendere in mano ciò che molti  anziani non vogliono. Il futuro del nostro pianeta terra.

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