La ballata di Sleepy Jackson

Inviato da PhonicaNews il Gio, 30/03/2017 - 13:39
Categoria recensione: 
Recensione Libro
Libro
Titolo libro: 
La ballata di Sleepy Jackson
Autore libro: 
Francesco Sargenti
Editore libro: 
Aletti Editore

 

a cura di Selena Mariano

 

“Liberamente ispirato alle vite e alle vicende di quei personaggi che, consapevolmente o meno, hanno contribuito a tracciare un solco fertile e duraturo nella storia della musica popolare americana della prima metà del secolo scorso.” Così Francesco Sargenti, musicista perugino e scrittore emergente, introduce il suo primo racconto, “La ballata di Sleepy Jackson”, pubblicato nel 2016 da Aletti Editore; racconto durante il quale il lettore accompagna il protagonista - appunto, Sleepy Jackson - in un viaggio che, apparentemente, non è altro se non uno spostamento dalla Louisiana al Wisconsin ma che risulterà essere, a conti fatti, un viaggio spirituale.

 

Già dall’incipit sentiamo di essere catapultati in una realtà d’altri tempi. La descrizione minuziosa di ogni dettaglio, dell’ambiente e dei personaggi, consente di visualizzare le immagini in modo vivido e ci trasporta di getto all’interno della storia. Così, pagina per pagina, sembra di essere esattamente al fianco di Sleepy Jackson e di riuscire a percepire il suo punto di vista, di soffrire con lui, ma soprattutto di sperare con lui; il tutto avvolto da una sorta di filtro “seppia” che conferisce all’intera opera un fascino retrò.

 

Ma chi è Sleepy Jackson? Con un flashback nel secondo capitolo, iniziamo a conoscere la sua infanzia e scopriamo che, nella prima parte della sua vita, ha lavorato nei campi di cotone degli Stati del Sud. È lì che ha iniziato ad appassionarsi alla musica blues, la quale sarà l’unica vera compagna di vita dell’uomo nonché tema centrale del racconto. Sarà, inoltre, proprio questa sua passione a consentire il suo riscatto e la sua liberazione dai demoni del passato.

 

Il flashback viene spesso utilizzato da Sargenti per rivelare passo per passo il suo personaggio, infatti il romanzo è composto per gran parte di ricordi - essenziali per la conclusione - ma il filo conduttore degli eventi è ben chiaro, grazie anche ai salti occasionali nel presente, compiuti ogni tanto nel corso della narrazione. In generale, lo stile da lui adottato è paragonabile a quello romanzesco dell’Ottocento, ma con un linguaggio moderno, scorrevole e piacevole da leggere, in grado di trasportare il lettore esattamente come fa un viaggio, ma ad un costo minore. L’intreccio è avvincente: il continuo spostamento sulla linea temporale mantiene alta l’attenzione, la grande sensibilità con cui sono trattati i singoli personaggi rende facile affezionarsi ad essi ed il realismo favorisce l’immedesimazione con Sleepy Jackson stesso e con le sue esperienze di vita. Il libro è perciò molto coinvolgente e il suo ristretto numero di pagine - 76, per la precisione - consente di leggerlo tutto d’un fiato anche se, per quanto riguarda il finale, c’è molto da pensare.

 

È una lettura vivamente consigliata e neanche dispendiosa: costa infatti €12.00 ed è reperibile, oltre che in formato cartaceo, anche in e-book.

 

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