In Messico i cartelli della droga sfidano il governo degli Stati Uniti.

E’ stato ucciso a bordo della propria auto un membro del consolato americano di Ciudad Juarez, nella sparatoria sono stati coinvolti e feriti i suoi figli. Ma le organizzazioni criminali legate al traffico illecito di stupefacenti sta terrorizzando i cittadini americani presenti nel paese, ma, spesso, vittime degli assalti sono anche cittadini messicani i qualche modo collegati con l’ambasciata o con il consolato americano. Così ad esempio è stato massacrato un cittadino americano che lavorava al consolato americano. Immediata la decisione di rimpatriare i familiari dei funzionari che prestano nei consolati americani stanziati nel nord del Messico. Si potrebbe trattare di una strategia di tensione e gli attacchi potrebbero costituire in realtà un semplice avvertimento dei Narcos messicani diretti nei confronti degli Stati Uniti. Infatti a partire da qualche settimana proprio a Ciudad Juarez avevano iniziato a contrastare l’attività dei narcotrafficanti dei team di forze di polizia americane e messicane, manovra che avrebbe allertato i cartelli della droga. I narcotrafficanti divisi in organizzazioni criminali rivali tra loro potrebbero aver intrapreso una reazione violenta anti-americana. Nelle strade di molte grandi città messicane si perpetua un massacro ormai quotidiano connesso al duello tra il boss del cartello locale e la banda di Joaquin Guzman, meglio noto come “El Chapo”, leader del mercato della droga messicano. La battaglia dal 2006 ha prodotto quasi ventimila vittime tra civili e forze dell’ordine.