L’immagine dell’artista: come non rovinarla attraverso i featuring.

Inviato da Music Storm Radio il Mar, 16/06/2020 - 14:14

a cura di Alessandro Pirrone - Radio Music Storm

 

Il 24 ottobre 2019 viene pubblicato Lascia Un Segno di Fabri Fibra feat.  Rkomi & Ernia. Quest'ultimo, a seguito dell'uscita del brano, rispondendo ad una domanda di un fan su Fabri Fibra tramite Instagram stories dichiarerà: “È un vero Pro. Appena chiudevo un provino ci videochiamava nell’immediato per commentarlo, massimo tre minuti e squillava il telefono. Mi ha fatto rifare la strofa quattro o cinque volte, sottolineandomi quali fossero i punti forti ed i punti deboli di quello che avevo scritto. Non ho mai visto nessuno così focus“.

Non si può che ammirare quest'approccio. Dalle parole di  Ernia si può notare la sorpresa nell'essersi ritrovato e nell'aver vissuto quella situazione, una novità; da ciò si può trarre che l'approccio lavorativo del rapper marchigiano non sembra esser così tanto diffuso.

Ciò è un male. Fin troppi featuring sono riusciti a rovinare ottimi brani. Prendiamo ad esempio un brano di Ernia, ovvero Mr. Bamboo feat. Chadia Rodriguez. Bel brano, molto ritmico, bella produzione di Mr. Monkey ed un ottimo Ernia. Poi però arriva Chadia e lo skip è d'obbligo, ma non perché non sia stata all'altezza del rapper milanese (anche perché che cosa potrai mai aspettarti da Chadia), ma il motivo  è molto più grande: si parla di salute, di timpani al limite della perforazione, un robot donna che strilla su una base senza ritegno alludendo, in parte, a quanto stia facendo successo ultimamente. Dà proprio fastidio, più di una telefonata da parte di un call center all'ora di pranzo o di una persona che strilla al telefono in bus.

Ogni tanto mi chiedo come sia stato possibile e per quale motivo il mondo sia stato costretto a venir a conoscenza di questa oscenità. Nessun producer, ingegnere del suono, A&R, manager o lo stesso Ernia si sia accorto di niente prima della pubblicazione? Nessuno ha avuto un po' di criterio nel constatare che quel prodotto sia una combinazione di fattori dalla qualità più che scarsa? Ma neanche scarsa, è un cosa che non si può classificare. Ciò mi fa pensare: visto che il brano, e quindi la strofa, è stato pubblicato, sono io il pazzo visto che considera ciò un insulto a tutte le forme di vita e non presenti sul pianeta?

 

Proprio qui  si apprende perché il comportamento tenuto da  Fibra è d'esempio per tutti. Se un brano è di tua proprietà penso che  dovresti portarlo avanti e realizzarlo nella sua totalità come desideri; a mio avviso potresti anche dare delle linee guida all'artista, anzi sarebbe più coerente se fosse l'artista chiamato per il feat a chiederle, a chiedere  che direzione il brano dovrebbe prendere. Magari ciò succede già, ne sono sicuro. Dall'ascolto del  brano si può capire se c'è sinergia tra le parti, ma nonostante ciò le dinamiche di questo tipo sono invisibili a tutti se non agli addetti ai lavori. Con questo non voglio "infangare" Ernia, anzi, è uno dei miei artisti preferiti.

Di altri brani rovinati da feat c'è n'è, anche tanti. Alcuni sono addirittura dei remix, cioè rivisitazioni di brani usciti in precedenza con l'aggiunta di ulteriori artisti. Il primo, in tempi recenti, che mi viene in mente è Sport di Marracash con Lazza, Paki e Taxi B, Luchè è già presente nella versione originale. Cercando di commentare questo remix sottolineo soltanto una cosa: su Youtube è presente una versione del brano senza la strofa di Paki. Che sia benedetto l'autore di questo gesto.

I feat sono all'ordine del brano oserei dire, una delle cose più attese. A volte sembra che l'album in sé passi in secondo piano. Per evitare di confonderci contestualizziamo il tutto: stiamo parlando del contesto urban / rap / trap italiano. Essi stanno quasi perdendo valore. Fino a 6/8 anni fa quando un giovane artista muoveva i primi passi nel mondo della musica era presente nella tracklist dell'album di un artista più blasonato suscitava maggior sorpresa, era come una benedizione del tipo "io sono qui da tempo ma riconosco il tuo valore e ti voglio nel mio album". Adesso è una cosa più che comune dettata anche da logiche provenienti dal mondo del business musicale, da major, etichette. Nessuno si stupisce più se il giovane artista con 4/5 brani all'attivo sia presente in un disco di un artista più blasonato. Certo, questo può anche denotare l'apertura a nuovi orizzonti musicali, ma poi ciò che conta è il contenuto, deve essere di qualità ma soprattutto valido, non può esser una cosa fatta alla buona (alla cazzo). 

Per ampliare la nostra argomentazione riportiamo le parole di Tedua presenti in un commento di un post di un famoso web magazine italiano: "Ne approfitto per ringraziare la passione messa da parte di tutti i miei colleghi! Non è mai scontata".  Questo commento è in risposta ad un post, come detto precedentemente, che fa riferimento ad un sondaggio fatto sulla community di questo web magazine su quale fosse il miglior featuring del nuovo mixtape di Tedua. La cosa che più colpisce è la consapevolezza nel dir ciò, ovvero che la passione messa in campo non è mai scontata. Questo conferma quanto precedentemente detto.

Quindi, artisti, non vi accontentate, se qualcosa non va fatelo notare. Spero che già lo facciate, anche se dalle parole di Ernia non sembra. Avrete sicuramente capacità di giudizio nel valutare la validità o non di qualcosa presente nella vostra routine lavorativa. Perché alla fine quello che può uscire fuori da questa situazione è che vi accontentiate oppure non siate particolarmente esigenti, e ciò influisce sulla vostra immagine o reputazione.

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