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Il video, che vede la partecipazione straordinaria di Fabrizio Moro, racconta la situazione di devastazione ambientale in cui vive il Sud sospeso tra la Magnagrecia, l'Unità d'Italia e i drammi dell’industrializzazione selvaggia.
Il clip trae ispirazione da diverse pellicole, da La vita è bella di Benigni e La stanza del figlio di Moretti passando per Amarcord di Fellini e Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini” (alcune scene sono state girate sulla spiaggia di Ostia dove fu ritrovato il suo cadavere).
Salvatore De Siena, regista, in collaborazione con Arturo Lavorato e Felice D’agostino, ha dichiarato “Non vogliamo che emergano messaggi univoci e giudizi affrettati ma semmai i contrasti e le contraddizioni della Calabria, del Sud, dell’Italia, che stimolino una riflessione sulla situazione di degrado generale che stiamo vivendo. Purtroppo il Sud è stato lasciato in uno stato di abbandono dopo l’Unità d’Italia. Però niente lacrime al vento, né rassegnazione. Non ci arrendiamo! E partiamo per un nuovo viaggio lanciando in orbita le nostre utopie di cambiamento.
Alla fine ci dovrà pur essere una resurrezione…”
Girato tra la Calabria (Crotone, Strongoli, Amantea), e il Lazio (Roma, Ostia), il video entra nel cuore di tanti simboli: la colonna di Capocolonna del Tempio di Hera Lacinia, la fabbrica abbandonata, l’amianto e i rifiuti tossici, il mare, la casa non finita e “l’infinito calabro”, la terra bruciata, le tradizioni, la chiesetta, le case con i quadri di santi, madonne e crocifissi, la divisa dei Borboni, le persone che s’incontrano, mangiano, cantano e ballano, la bara con lo scheletro e le donne con i bambini che piangono il morto e poi brindano alla sua rinascita.
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
il video di "Crotone" su YouTube
http://www.youtube.com/watch?v=lCQtXo6MRlk