Festival Internazionale del Giornalismo 2010: la festa è finita... tiriamo le somme.

Inviato da Visitatore (non verificato) il Mar, 27/04/2010 - 22:04

L’edizione 2010 del Festival Internazionale del Giornalismo ha chiuso i battenti ed è quindi tempo di bilanci, Perugia per 5 giorni è stata la capitale del giornalismo internazionale ed ha fatto da cornice ad un avvenimento di estrema singolarità. “Un evento 2.0 dove la condivisione è la chiave, un festival che s’inizia a preparare in settembre e culmina nei cinque giorni della manifestazione.” Commenta Arianna Ciccone il cuore pulsante che batte nel petto del festival, i 250 volontari provenienti da svariate parti del mondo che nonostante le intense giornate hanno contribuito alla realizzazione: proponendo, documentando ed adoperandosi all’interno della macchina organizzativa, come ad esempio per affrontare i problemi logistici causati dal vulcano Eyjafjallajökul. Un esempio di come i giovani d’oggi e non solo, siano affezionati ad argomenti come il giornalismo e la comunicazione. I seminari, le discussioni ed i workshop organizzati sono stati elogiati sia dai professionisti del settore per l’attualità dei temi trattati che dal pubblico cha ha affollato le sale. La chiara dimostrazione di come reagiscono le generazioni di oggi di fronte ad input culturali di un certo livello. Impossibile non menzionare i bagni di folla causati dalla presenza di nomi come: Al Gore, Roberto Saviano, Marco Travaglio che nelle serate di venerdì e sabato hanno saturato gli ottocento posti disponibili al teatro Morlacchi, il computo delle presenze è di oltre 35.000 ai quali poi vanno aggiunti i 33.700 utenti del sito, 3.500 visite al giorno, 7.000 video scaricati, 2.500 utenti per il magazine e gli spettatori di SkyTg24, Current TV, Repubblica TV, Radio Rai Uno e Radio Capital che hanno dato un’ampia copertura di tutto il festival. In questa edizione si è dato molto spazio ai nuovi media e metodi di comunicazione: blog, twitter, facebook hanno monopolizzato l’attenzione, passando poi per le varie forme di videocomunicazione, nel particolare Skype ha giocato un ruolo fondamentale per rimediare ai problemi logistici sopra citati, c’è stato anche chi non si è accontentato della webcam ed in barba alle ceneri del vulcano ha inforcato la propria moto e si è fatto un viaggio di quasi 4.000 Km tra andata e ritorno come il londinese Andrew Gregson fondatore ed attuale CEO di Media140. Altra conferma ufficiale di gradimento è arrivata sotto forma di lettera dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nella sua missiva ricorda quanto un’informazione libera e pluralista sia a garanzia della partecipazione alla vita democratica. In questa quarta edizione c’è stato spazio anche per ricordare i giornalisti vittime della mafia, nella giornata di anteprima ai Giardini del Pincetto è stato piantato un ulivo in loro memoria, l’iniziativa è stata fortemente voluta dai volontari del festival in risposta al deprecabile atto del 27 settembre 2009 quando in quel di Bergamo l’ulivo in memoria di Peppino Impastato fu sradicato. Una quarta edizione che quindi fa ben sperare, come già detto la macchina organizzativa si rimetterà in moto dal prossimo settembre, e già si è stabilito che la quinta edizione andrà in scena dal 13 al 17 Aprile 2011.

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