Cara APM...

Inviato da Visitatore (non verificato) il Ven, 15/10/2010 - 15:19
Cara APM...

Uno sguardo alle tariffe: quanto costa muoversi nelle città italiane?
L'anno che verrà per l'azienda perugina non è iniziato sotto i migliori auspici. L'aumento delle tariffe degli autobus, che nel giro di cinque anni sono passate da 80 centesimi a 1,50 euro, appare eccessivo. Colpa della Finanziaria? Dei bilanci in rosso? Del Minimetrò? Rimane il fatto che dal 1° ottobre scorso sono entrate in vigore le nuove tariffe, con un incremento di 50 centesimi, accompagnate dalla riduzione di alcune tratte a causa della riforma Gelmini (questa la giustificazione dell'azienda) e la fine del biglietto unico.
Il rincaro ha coinvolto la sola città di Perugia: negli altri centri umbri, sempre gestiti dall'Apm, il biglietto continua a costare 1 euro. Osservando le tariffe attive nelle altre realtà italiane, Perugia è la città più cara, sia per i biglietti-abbonamenti ordinari che per le agevolazioni agli studenti. Il prezzo di 1,50€ per una corsa semplice non viene emulato dalle principali città italiane. Per fortuna, aggiungiamo noi.
Milano (Atm), Bologna (Atc), Roma (Atac) e Torino (Gtt) sono ferme a 1€, mentre a Napoli (Anm) e Padova (Aps holding) costa 1,10€. A Firenze dovrete spendere 1,20€, ma la validità è di 90 minuti. Per quanto riguarda i carnet da 10 corse, nessuna novità sul primato perugino: il multiviaggio costa 12,90€, 60 centesimi in meno del carnet da 15 corse di Torino. Impari il confronto con Milano (9,20€), Firenze e Padova (10€).
L'azienda perugina non offre alcun tipo di abbonamento settimanale per studenti, al contrario di quanto accade a Milano (9€) e Padova (6,50€). È sugli abbonamenti mensili-annuali riservati agli studenti che Perugia batte ogni record: 45€ per il mensile (10€ in meno rispetto all'ordinario), mentre quello annuale – il cui prezzo base è di 398€ – si divide in scolastico (296€) e per studenti universitari (361€). Vediamo un po' cosa succede oltre i confini umbri.
- Bologna: l'abbonamento mensile costa 32€, per studenti (addirittura fino ai 30 anni) 24€; l'annuale 270€, per studenti 192€.
- Milano: mensile 30€, per studenti 17€; annuale 300€, per studenti 170€.
- Roma: mensile 30€, per studenti 16€; annuale 230€, per studenti 150€.
- Napoli: mensile 36,70€, per gli studenti non è previsto; annuale 251,50€, per studenti 154,50€ (113,30€ per coloro che hanno un reddito Isee inferiore ai 12.500€).
- Bari: mensile 31€, per studenti 18,10€, per universitari 6€; annuale 232€, per gli studenti non è previsto.
- Firenze: mensile 35€, per studenti 23€; annuale 310€, per studenti 185€.
- Padova: mensile 32€, per studenti 21€; annuale 320€, per studenti 184€.
- Torino: mensile 32€, per studenti 18€; annuale 290€, per studenti 170€.
L'aumento delle tariffe degli autobus sembra sproporzionato rispetto ai servizi offerti dall'azienda. Mancano ancora gli autobus notturni e, al di là di quanto viene dichiarato nella Carta della mobilità 2010-2011, non è vero che i ritardi oltre i 5 minuti sono pari a zero. Zero??? Basta farsi un giro per la città durante gli orari di punta per vedere gli autobus viaggiare in carovana, come se fossero i vagoni di un treno regionale.
L'Apm, sempre secondo la Carta, “si impegna a garantire pari diritti a tutti i cittadini senza distinzione di nazionalità, sesso, religione, lingua e opinione politica; inoltre si impegna a favorire l'accessibilità ai propri servizi a tutti i cittadini con mobilità ridotta”. Nessun riferimento agli ostacoli di ordine economico e sociale. Poveri studenti. E non solo.

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