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Sono quasi un migliaio le vittime della serie di sismi che si sono abbattuti sul Cile a partire dalle 07.34, ora italiana, di domenica, secondo il bilancio diffuso dal neo eletto presidente, Michelle Bachelet. Il numero dei dispersi non sarebbe ancora determinabile. Le vittime accertate, per il momento sarebbero oltre 700, ma la situazione potrebbe esser resa più complicata: si teme soprattutto per le operazioni di soccorso e di ricerca dei superstiti, perché la terra non ha smesso di tremare.
Il colonnello Gheddafi ha invitato alla Jihad contro la Svizzera, a causa del nuovo divieto imposto di costruire minareti. La Svizzera sarebbe, secondo le parole del colonnello libico, uno Stato “miscredente e apostata che distrugge le case di Allah”. La guerra santa contro la Svizzera non costituisce, nell’idea di Gheddafi, un atto di terrorismo: viene rivolto anche un invito a tutti i musulmani a boicottate la Svizzera, i suoi prodotti, gli aerei, le navi, le ambasciate. Il portavoce del Ministero degli Affari esteri svizzero non ha voluto rilasciare commenti in merito alle dichiarazioni del Presidente libico.
Si chiama Kofuku Jitsugen-to ed è l’ala politica della setta religiosa Kofuku-no-kagaku. Che mescola buddismo, cristianesimo, confucianesimo e taoismo. Il suo fondatore, Ryuho Okawa, vuole condurre l’umanità alla ricerca della gioia.
Religione e la politica hanno dei legami di complementarità». Questo è scritto nello statuto del Kofuku Jitsugen-to, letteralmente Partito per la realizzazione della felicità, autoproclamatosi “terza via” nel sistema bipartitico giapponese.
Bashir ha dichiarato pubblicamente, in occasione di un incontro tenutosi a El-Facher, che "La guerra nel Darfur è finita". Il discorso si è svolto simbolicamente proprio nella città dove si è consumato uno dei più efferati genocidi del nuovo secolo. Ne ha dato notizia il Presidente del Sudan,Omar al-Bashir, che ha sottolineato come il negoziato non abbia portato ad una semplice dichiarazione di intenti o di uno slogan, accattivante in vista delle nuove elezioni politiche e referendarie. La guerra avrebbe provocato oltre 450 mila morti e la migrazione forzata di almeno un milione di persone.