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Dopo oltre due anni di indagini la Guardia di Finanza di Città di Castello (Pg), ha scoperto una truffa ai danni dello Stato italiano per contributi percepiti e non dovuti pari a 154mila euro ed evasione fiscale per oltre 19 milioni di euro. L’indagine era partita da una verifica fiscale nei confronti di una società produttrice di vini che acquistava i prodotti in Spagna per poi rivenderli in Portogallo tramite fatture false. Si è inoltre scoperto che i prodotti erano stoccati in depositi tra Perugia ed Umbertide e venivano smerciati al mercato nero.
Come da tradizione centenaria, domani a Gubbio tornerà la grande festa dei ceri. Le possenti statue di legno sono pronte per l’alzata delle dodici e per la corsa delle diciotto, come sono d’altronde pronti tutti i rioni di Gubbio, che ogni anno aspettano con trepidazione questa giornata. È stato confermato ieri che anche per l’edizione 2010 la festa dei ceri farà contenti tutti i collezionisti, infatti sono stati emessi un annullo postale e una cartolina. Viene così confermata una tradizione che caratterizza questa festa dal 1970.
Secondo un’indagine della Confcommercio l’89% delle piccole e medie imprese umbre ritiene che la crisi economica che sta colpendo da tempo il paese non sia finita. Sono più ottimiste solo il 10% delle aziende, le quali ritengono che il periodo nero sia ormai giunto al termine. Un ‘indagine dai dati chiari e che mostrano una regione consapevole della sua situazione e cittadini che sanno cosa dovranno affrontare. Inoltre risulta che il 27% degli umbri è stato pesantemente danneggiato dalla crisi e che solo il 24% della popolazione ha riportato un buon margine di profitto nonostante la situazione negativa.
È stato denunciato dai carabinieri del Nas con l'accusa di aver sottratto circa 2600 euro all'Asl di Perugia. L'uomo aveva architettato un ingegnoso sistema informatico per sottrarre all'ente pubblico numerose quote dei ticket. Lo stratagemma consisteva nel prenotare regolarmente la visita specialistica, rilasciare regolare ricevuta attestante la riscossione in contanti del ticket che il richiedente avrebbe esibito al momento della visita medica prenotata. Poi, in modo informatico, l'uomo registrava una falsa rinuncia alla visita con falsa attestazione di restituzione della cifra, cosi' da poter intascare il ticket.