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Richard Zimler è uno scrittore americano laureato in Religioni comparate e specializzato in giornalismo. Ha ottenuto la cittadinanza portoghese e insegna Giornalismo all'Università di Porto.
Lisbona, 1506. La follia inferocita travolge la città. Duemila ebrei vengono trucidati e bruciati sul rogo dalla folla fuori controllo. Gli ebrei sono incolpati della siccità e della peste che devastano la città. In questo scenario di sangue, il vecchio cabalista Abraham Zarco viene trovato morto nella sua cella segreta insieme ad una giovane donna. Sono stati sgozzati e sono completamente nudi.
Il giovane Berekiah Zarco, miniatore e cabalista, cerca l'assassino dell'amato zio e mentore. Molte volte, crederà di aver trovato il vero colpevole, ma dovrà ricredersi. Ben presto scoprirà che nessuno è quello che dice di essere, e che il colpevole non è un fanatico nemico del suo popolo.
Un thriller storico, un romanzo contro la follia dei totalitarismi. Un inno alla tolleranza e all'accettazione della diversità. L'incipit del «Il cabalista di Lisbona» di Richard Zimler, traduzione Vincenzo Mantovani, CDE, è interpretato da Leonardo Minelli, voce de «Il Libro Parlato» progetto del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre con il quale le BiblioComPg collaborano.
Mi aveva chiesto: «Cos'è che vive per secoli, ma può sempre morire prima di nascere?» Ora capisco: un libro. Che rinasce in ciascuno di noi ogni volta che lo leggiamo. E che, proprio come ognuno di noi, può morire tra le fiamme dell'Inquisizione.
Il cabalista di Lisbona, Richard Zimler