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Maurizio Ronconi, capogruppo de l’Udc alla Provincia di Perugia, ha detto la sua sul caso Ruby, che in questi giorni ha visto coinvolto il premier Berlusconi. Ronconi ha affermato: ''Siamo di fronte ad un maschilismo fine a se stesso che ricorda il ''ventennio”. Non si capisce che le critiche di oggi non sono conseguenti alle frequentazioni ma ad un uso disinvolto del potere e soprattutto al tentativo di imporre una cultura che non appartiene più all'Italia dai tempi del ''ventennio', al tentativo di trasporre a problemi di Stato questioni e comportamenti personali.
L’amministrazione comunale di Terni è stata costretta a revocare due concorsi indetti dalla precedente amministrazione che erano stati svolti per assumere due esperti in gestione di gruppi di accoglienza, orientamento e mediazione. il Comune è stato costretto a questa manovra a causa del’azione governativa riguardante i tagli alle spese per le assunzioni. In particolar modo, la normativa riguardante tali tagli è contenuta nel decreto legge 78/2010, a causa del quale il comune di Terni ha dovuto annullare le due assunzioni previste per affidare le nuove mansioni a dipendenti già presenti all’interno dell’amministrazione.
Il Consiglio di amministrazione dell’Università degli studi di Perugia ha deciso di vendere tutti quei beni appartenenti all’ateneo ma che da tempo non hanno alcun uso istituzionale, come ad esempio la casa di S. Ubaldo a Gubbio. Totalmente contrario a tale decisione è Andrea Smacchi del Pd, secondo il quale questa è una conseguenza della riforma Gelmini, che ha previsto tagli ingenti alle università. Smacchi ha dichiarato: ''''Il Consiglio di amministrazione dell'Ateneo di Perugia ha deciso di mettere in vendita tutti quei beni che non sono utilizzati a fini istituzionali compresi quelli storici come la Casa di S.Ubaldo a Gubbio.
Durante il Consiglio regionale dell’Umbria Fiammetta Modena, leader del centro-destra regionale, è intervenuta sulla situazione economica, dichiarando: ''Ci preoccupa che l'Umbria rimanga un ''piccolo orticello' lontano dalle politiche nazionali perché , anche se qui non se ne parla, il governo ha attuato una sinergia tra i ministeri di Lavoro, Istruzione e Pari opportunità per intraprendere azioni volte a favorire l'occupazione, specie quella femminile e intellettuale, con riforme strutturali. E' in atto un cambio d'impostazione del sistema universitario con l'introduzione del merito.