La bellezza salverà il mondo: la stagione 12/13 del Teatro Cucinelli di Solomeo

Inviato da Sabrina Fasanella il Mer, 10/10/2012 - 20:48
La bellezza salverà il mondo: la stagione 12/13 del Teatro Cucinelli di Solomeo

“Nell’amata Solomeo Brunello Cucinelli volle questo teatro dell’uomo a cospetto di quello della natura per ricordare in ogni tempo i valori eterni della bellezza e del sogno”
Solomeo, un delizioso piccolo borgo medievale alle porte di Perugia, sulle colline della verde Umbria, ospita una preziosa realtà, un angolo di cultura e di meditazione, dove lo spettacolo della natura fa eco a quello dell’uomo, come recita la targa di travertino posta sul fianco del Teatro Cucinelli. Questo teatro in miniatura è frutto dell’interesse artistico umanistico del noto imprenditore umbro Brunello Cucinelli, uno dei rari- se non l’unico- industriale che, amante della bellezza e dell’arte, si è fatto mecenate nel senso più classico del termine, sostenendo tramite la sua fondazione l’attività culturale del borgo di Solomeo e di riflesso quella dell’intera regione. Anzi forse il suo merito si spinge ancora più in la, come ha avuto modo di affermare Franco Ruggeri, direttore artistico del Teatro Stabile dell’Umbria. In occasione della rassegna stampa di presentazione della stagione di prosa e musica del suddetto teatro, Ruggeri ha infatti sottolineato il grande prestigio della proposta artistica del Cucinelli. Una serie di appuntamenti esclusivi vedranno alternarsi sul suo palcoscenico artisti di fama internazionale che fanno di questa perla un centro di interesse di levatura nazionale; da Giulio Scarpati diretto da Alessandro Gassman al francese Patrice Chéreau con il viaggio intimo e universale di “Coma”, da Paolo Poli e la sua inedita lettura di Pascoli al giovane e promettente Michele Riondino nei panni dell’assassino di John Lennon, fino ad una chiusura in grande stile, una regia firmata nientemeno che da Peter Brook, padre del teatro contemporaneo e creatore del Centro Internazionale di Ricerca Teatrale, che rinnova lo spirito progressista e sperimentale del suo teatro in uno spettacolo poliedrico ma essenziale, tratto tipico della sua linea registica.
Ma la proposta culturale del Cucinelli non si limita al teatro; è invece impreziosita dalla presenza di appuntamenti non meno prestigiosi di danza e soprattutto di musica. Se la stagione di prosa si caratterizza per l’ampio spazio dedicato al teatro di ricerca contemporaneo, il centro d’interesse della stagione musicale guarda alla grande tradizione della musica barocca, vantando la presenza di astri del panorama musicale quali il violinista Stefano Montanari ed il soprano Roberta Mameli.
Vale davvero la pena di scoprire questo piccolo paradiso dell’arte, che vive nel segno del detto dostoevskijano “La bellezza salverà il mondo” e certo contribuisce a metterlo in atto.

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