Adotta un Classico S.01 Ep.9 - Cuccette per signora di Anita Nair

Stazione di Bangalore, India. Akhila, 45 anni, zitella, impiegata fiscale, figlia, sorella e zia è l'unico sostegno della sua famiglia dopo la morte del padre. Ha fatto tutto ciò che gli altri volevano, ma non è mai stata sé stessa. Un giorno decide di liberarsi di tutte le responsabilità e acquista un biglietto di sola andata per la città balneare di Kanyakumari. In treno inizia a chiacchierare con le sei donne che viaggiano nel suo stesso vagone. Akhila sta cercando la risposta al quesito: Le donne possono avere una vita felice anche senza uomini? Le donne, durante il viaggio, entrano in confidenza e iniziano a raccontare la loro vita. Il racconto della vita di queste donne, in cui si intrecciano i destini di donne umiliate, viziate, di ragazze che sfuggono o subiscono abusi e di ragazze ipersensibili aiuterà Akhila a fare un bilancio della sua vita.

Anita Nair è una delle migliori scrittrici indiane in lingua inglese. Il romanzo è ambientato prima del 1998 quando i treni notturni indiani avevano ancora carrozze per sole donne chiamate Ladies Coupe. Con questo romanzo l'Autrice ci offre uno spaccato della condizione attuale delle donne indiane. Molti mali affliggono ancora la società indiana dove la donna viene percepita come un essere subalterno.

In India, molte donne non si sono ancora affrancate da tante violenze: le donne indiane subiscono discriminazioni non solo di genere, ma anche di casta, condizione sociale, cultura e religione.

L'incipit di «Cuccette per signora» di Anita Nair, tradotto da Francesca Diano, Neri Pozza 

è interpretato da Stefania Maroni, voce de «Il Libro Parlato» progetto del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre con il quale le BiblioComPg collaborano.

«Le donne sono forti. Le donne possono fare tutto, bene quanto gli uomini. Le donne possono fare molto di più.

Ma una donna deve cercare dentro di sé quel filone di forza. Non si manifesta naturalmente da solo.»

Cuccette per signora, Anita Nair