Adotta un Classico S.01 Ep.14 - Il professore di Charlotte Brontë

Inviato da Adotta un Classico il Lun, 12/04/2021 - 07:00
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Charlotte (1816-1855) nella famiglia Brontë, fu l’unica delle tre sorelle che diventò famosa da viva. E questo fu per merito del grande successo avuto con Jane Eyre (1847). «Il professore» è il suo primo romanzo ultimato nel 1846, scritto sotto la protezione dello pseudonimo privo di genere di Currer Bell, ma non ebbe alcuna fortuna editoriale. Il romanzo nacque sfortunato, perché fu rifiutato ripetutamente dagli editori, anche quando l’autrice divenne molto famosa. 

Il romanzo fu accusato di essere eccessivamente realistico ed uscì solo postumo, nel 1857. Il professore del titolo è William Crimsworth, unico narratore maschile usato da Brontë. William è un giovane uomo sensibile e colto che fugge dai ricatti odiosi degli zii materni, ma fugge anche dal lavoro noioso ed umiliante offertogli dal crudele fratello. Restato senza mezzi e protezioni decide di partire per insegnare in Belgio. Arrivato a Bruxelles conosce Frances Henri, una ricamatrice povera ma brillante, di cui s’innamora, lentamente ricambiato. La coppia affronterà molti ostacoli e difficoltà, ma avrà successo, potrà coronare il suo amore e tornare in Inghilterra. La trama racchiude elementi autobiografici e convinzioni quasi “eversive” della scrittrice.

 

Brontë pensa che le donne e gli uomini hanno bisogno di realizzarsi con il proprio lavoro. La scrittrice non è una femminista ante litteram, ma dà vita a figure femminili capaci di rompere gli schemi delle convenzioni per perseguire i loro impulsi intellettuali e creativi. Frances accetta di sposare William solo dopo aver avuto il permesso di lavorare anche da sposata. Una scelta che a noi appare normale, ma che è un’affermazione coraggiosa per una donna vittoriana. In modo velato e implicito Brontë promuove l’immagine di una donna che chiede equità ed uguaglianza sociale e salariale con suo marito. Questo elemento emerge chiaramente quando Frances si lamenta del fatto che, con l’insegnamento, suo marito guadagna 3.000 franchi annui mentre lei ne guadagna solo 1.200. Frances rivendica il riconoscimento della dignità del suo lavoro, e riesce a lottare per diventare un’imprenditrice di successo e una moglie e madre affettuosa.

 

Charlotte Brontë si conferma non solo come scrittrice di talento, ma anche come voce potente nel rivelare pubblicamente i sentimenti intimi e le aspirazioni represse delle donne del suo tempo. Le sue figure femminili sono anime libere e indipendenti che sanno liberarsi dalle catene sociali ed economiche che le opprimono. Nulla di banale può esserci in questa scrittrice acuta, una donna brillante e resiliente che ha superato il dolore dell’amore non ricambiato ed il lutto per la morte di tutti i suoi cinque fratelli. Una voce energica che alcuni ritennero poco femminile, persino «volgare», ma che affascinò chi seppe vederne il genio, come fece la scrittrice George Eliot, che di lei disse: «Che passione, che fuoco in lei!».

 

L’incipit de «Il professore» di Charlotte Brontë, traduzione di Martina Rinaldi, Fazi è interpretato da Leonardo Minelli, voce de «Il Libro Parlato» progetto del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre con il quale le BiblioComPg collaborano.

 

«Apprezzava che vi fosse qualcosa di forte, sia in un uomo che in una donna; apprezzava tutto quello che aveva il coraggio di varcare i confini delle convenzioni.»

 

Il professore, Emily Brontë

 

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