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Antonia S. Byatt è scrittrice, critica letteraria e accademica inglese. Inizia a scrivere romanzi, molto autobiografici, negli anni ’60, ma essi sono stroncati dalla critica per il loro complesso simbolismo. Con Possessione: una storia romantica (1990) ha conquistato consensi di critica e di pubblico ed ha ottenuto fama internazionale.
1986. Reading Room della London Library. Roland Michell, ricercatore post-dottorale all'Università di Londra, sfoglia in un libro appartenuto al poeta su cui fa ricerca: Randolph Henry Ash. Nel libro trova le minute di due lettere scritte dall'inconfondibile mano del grande poeta vittoriano. Le lettere sono per una donna con cui Ash è in contatto. Il tono delle lettere lascia trapelare un amore insospettato. Roland ruba le lettere per scoprire l’identità della donna che scopre essere Christabel LaMotte, una poetessa vittoriana di cui la principale esperta è Maud Bailey, docente ed esperta di letteratura ottocentesca, ma anche una sua lontana discendente.
Roland e Maud iniziano a collaborare per scoprire la verità sui due poeti. Ma non sono gli unici a lavorare sul mistero, perché altri studiosi cercano di batterli sul tempo. Byatt ha inventato delle biografie, delle storie e degli stili di scrittura diversi per creare i personaggi del suo romanzo. Una prova di scrittura impegnativa, ma superata con grande eleganza. Questo pastiche letterario colto e appassionante ci fa rivivere una storia d'amore tra spiriti affini ispirata all’amore tra Robert Browning e Elizabeth Barrett Browning.
L’incipit di «Possessione: una storia romantica» di Antonia Susan Byatt, a cura di Anna Nadotti e Fausto Galuzzi, Einaudi è interpretato da Stefania Maroni, voce de «Il Libro Parlato» progetto del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre con il quale le BiblioComPg collaborano.
La cascata
Si dice che la donna sia mutevole: è così: ma tu
sei sempre tu nella tua mutevolezza,
come quel rivolo immutabile d’acqua che cade, sempre uno
dalla sorgente all’abbraccio nella polla immutabile
sempre rinnovato e sempre in moto
dal principio alla fine, miriadi di gocce d’acqua
e tu - per questo ti amo - sei la cascata
che pur muovendosi custodisce la forma.
Randolph Henry Ash, da Ask a Embla, XIII