25 Europhonica Live 09-03-2016

Venticinquesima puntata di Europhonica #IT in diretta questa volta dalla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. Tanti I temi trattati in puntata a partire dalle considerazioni sull'appello lanciato dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, in visita da Tsipras la settimana scorsa: «Appello ai migranti economici potenzialmente illegali: non venite in Europa. Non date retta ai contrabbandieri. Nessun Paese europeo sarà un Paese di transito».

L'immagine che ne deriva è che l'Europa non sia unita nell'affrontare la crisi migranti e che non abbia la forza di trovare e imporre una soluzione. Cosa resta di Scehngen all'indomani del vertice Ue-Turchia sulla gestione della crisi migranti?

Dopo la richiesta turca di ulteriori finanziamenti (per altri 3 miliardi oltre ai tre già previsti) per ridurre il flusso dei migranti verso l'Europa molti dei Paesi già contrari ai piani di redistribuzione (tra cui Austria e Ungheria) si sono irrigiditi sulle loro posizioni producendo un sostanziale stallo. Non riuscendo a trovare un'intesa sulla questione, il vertice è stato aggiornato al 17 marzo prossimo.

Ma se l'Unione Europea non riesce a mettersi in moto, sono tanti gli Stati che hanno deciso di reagire autonomamente. La rotta balcanica è sigillata.

La Slovenia (tappa intermedia verso la Germiania e gli altri Paesi del nord Eruopa) ha chiuso il transito ai profughi che non abbiano un regolare visto/passaporto di un paese dell’area Schengen. Al momento il transito è consentito solo ai rifugiati che intendano chiedere asilo in Slovenia. A seguire la Slovenia un altro Stato della rotta balcanica occidentale, la Serbia, seguita a ruota dalla Macedonia.

Il flusso di migranti al momento sbarcati in Grecia potrebbero ora dover cambiare rotta, passando dall’Albania per poi cercare l’ingresso nell’area Schengen attraversando l’Adriatico.

Ad aiutarci a fare chiarezza su questo argomento e su altri ancora due ospiti:

• Lara Comi, Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici-Cristiani)

• Caterina Chinnici, Gruppo dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo