Le quindici di fuoco.

Inviato da fucsia il Sab, 16/04/2011 - 21:49
Le quindici di fuoco.

Il duello Telese - Cruciani, alias giornalismo di sinistra e di destra, si è svolto questo pomeriggio, non nel Far West, come era consono, in effetti, bensì al Teatro Pavone. La penna come arma, l'ideologia come movente. Ma ha davvero senso ci si potrebbe chiedere? Sì. Ha decisamente senso. Le due "tifoserie", come le appella il giornalista del Fatto Quotidiano, esistono. Eccome se esistono. Non prendiamoci in giro. L'obiettività è una chimera. L'oggettività è un'utopia. Ed è bene che sia così. L'opinione è parte del lavoro di un giornalista, semplicemente perchè anche questo ruolo è ricoperto da una persona. E gli uomini, si sa, hanno delle idee. E grazie al cielo. Un uomo senza idee come potrebbe mai fare il giornalista? E per risalire un po' più indietro, basti pensare a Cartesio. Cogito, ergo sum.
Ad ogni modo, il duello si rivela uno dei momenti più interessanti di questo Festival internazionale del giornalismo, con un Cruciani supponente e arrogante (ma questa non è una novità) che entra nel "format Vittorio Sgarbi", come dichiara Telese e il giornalista del Fatto che sferra tutti gli assi nella manica di chi vuole far capire come l'informazione pilotata dalla politica esista. E quali migliori esempi se non Minzolini, Vespa e Ferrara? Sì, sarà anche banale, ma insomma è con i concetti semplici che si spiegano le cose alla gente. Ed è proprio questo che fa Telese. Minzolini? Un leccaculo. Vespa? Un accondiscente. Ferrara? Beh, una parola sola non basterebbe, solo data la stazza.
Il concetto è quello, comunque. E non è rinnegabile, nonostante un Cruciani che cerca invano di accusare il collega di essere ossessionato sempre dagli stessi personaggi. Non è mica colpa di Telese se i personaggi in questione sono quelli che sono. Se Minzolini cambia significato ai termini giuridici (paragonabili a quelli matematici in quanto a precisione), se a Porta a Porta è visibile la scia di saliva di Bruno Vespa, se Giuliano Ferrara impazzisce periodicamente. Anzi, si reputi fortunato il conduttore della Zanzara, non si è neanche tirato in ballo Emilio Fede. Si reputi fortunato Giuseppe Cruciani perchè non si è tirato in ballo neanche il suo comportamento nei confronti di un venditore di rose, che probabilmente capisce l'italiano meglio di lui, e non ha alcun bisogno che gli si rivolga la parola utilizzando i verbi all'infinito, tanto per dirne una. Perchè sarà anche bello, ma non immune dall'ipocrisia.
Rosibetti Rubino

I NOSTRI CONTATTI

 

Compila il form di richiesta

COLLABORAZIONI


 

unipg   unistrapg  Raduni

Associazione Culturale L'Officina ustationPerugia 2019

SEGUICI

glqxz9283 sfy39587stf02 mnesdcuix8
sfy39587stf03
sfy39587stf04