Adesso On Air
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Quando sui media italiani si parla di giovani si fa sempre una gran confusione e la regola non poteva che confermarsi nell’era del Covid-19.
Se dovessimo convertire le ‘notizie’ uscite negli ultimi tempi sulle testate italiane in una breve timeline leggeremmo questo:
Numerosi immigrati sono sbarcati nelle ultime ore nel porto di Lampedusa, un fiume di persone è entrato nel territorio italiano e per far fronte all’emergenza dei clandestini, si è deciso di riaprire il centro di accoglienza di Lampedusa, in modo da avere un “posto” in cui far stazionare gli immigranti. Gli immigranti, molti dei quali rifugiati politici, sono stati accompagnati nel centro di accoglienza dai carabinieri e l’operazione è stata svolta senza creare disordine. Il centro di Lampedusa, è gestito dalla cooperativa 'Lampedusa accoglienza', ed ha una capacità di accogliere quasi 850 persone.
Le imbarcazioni degli immigrati, prevalentemente tunisini, continuano a sbarcare in Italia. Una situazione sempre più difficile da contenere, tanto che la stessa Unione europea decide di intervenire. Dopo i recenti sbarchi, la Commissione cerca di essere in stretto contato con le autorità italiane, e mostra il proprio interesse nell’aiutare il Bel Paese. La Commissione ha infatti dichiarato che sono consci della situazione che si sta verificando in Italia, per questo le istituzioni europee si sono dimostrate disponibili a fornire qualsiasi aiuto necessario.
Il 13 febbraio, nel centro de L'Aquila, circa duecento persone si sono incontrate davanti alla Basilica di San Bernardino. Le carriole aquilane tornano in centro: questa volta per pulire la scalinata dalle erbacce, di modo che non sembri un posto abbandonato. Lo slogan “RiabbracciAMOci la città” questa domenica ha riunito i cittadini de L’Aquila. Si prevede che anche le prossime domeniche i cittadini portino avanti iniziative per pulire altre zone del centro storico.