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Dagmawi Yimer è etiope. Era uno studente di giurisprudenza ad Addis Abeba, quando decise di lasciare il suo Paese in seguito alle violenze con le quali furono sedate le proteste contro i brogli elettorali del 2005. Non poteva sapere ciò che lo attendeva, così come non lo sanno le migliaia di persone provenienti da tutta l’Africa che, ogni anno, tentano di raggiungere l’Italia attraverso la Libia. Dagmawi ha deciso, insieme ad Andrea Segre e Riccardo Biadene, di raccogliere le testimonianze di coloro che sono riusciti a giungere in Italia.
Nell’era di internet, dell’annullamento dei confini e della globalizzazione, cosa è cambiato nella qualità e quantità di informazioni che riceviamo quotidianamente? Siamo veramente partecipi di quanto accade nel resto del Mondo? E come vengono superate le barriere linguistiche?
Alessandra Galloni, “The Wall Street Journal”, Adrian Michaels, group foreigner editor Telegraph Media Group, Massimo Mucchetti, “Corriere della Sera”, e Betty Wong, global news editor Reuters, ci spiegano la crisi finanziaria dei nostri giorni, analizzandone l’effetto che i mass media hanno avuto, ed hanno ancora, sulla società civile.
Il Festival del giornalismo è anche questo. Girare per l'Hotel Brufani, in attesa di un convegno o di scrivere l'ennesimo articolo ed essere invitato come pubblico ad una trasmissione tv. Skytg24 il canale all news di Sky, è infatti partner ufficiale del Festival e ha realizzato in diretta il programma pomeridiano di Paola Saluzzi di approfondimento giornalistico. Il tema del giorno, direttamente dal Festival, è i blog e la libertà di espressione e di informazione che pervade questo mondo.
Primo incontro di un ciclo che vede protagoniste le donne, i loro corpi e le loro menti e il modo in cui vengono trattate dal sistema mediatico e di potere. Una riflessione che si interroga sull'inclusione/esclusione delle donne dalle posizioni di potere nella sfera pubblica e soprattutto nei modermi mezzi di comunicazione di massa. Le ospiti riescono a realizzare un dibattito vivace, mai ipocrita o retorico, che vola verso tematiche anche ancillari rispetto al tema centrale.
Come possono essere protagonisti i movimenti studenteschi in un circuito mediatico repentinamente veloce come quello di oggi? L'Onda di protesta studentesca esplosa nel 2008 ha avuto effettivi problemi di continuità oppure i riflettori dei media oscillano strumentalmente? Ne hanno discusso diversi protagonisti dell'incontro dedicato al rapporto tra movimenti studenteschi e media.
Sono passati due anni dall'omicidio della studentessa americana Meredith Kercher, avvenuto nella città di Perugia, ma i riflettori ancora si accendo su questo caso per seguire gli aggiornamenti e la sua evoluzione . Il fatto che l'omicidio di una ragazza americana sia avvenuto in una città italiana ha ovviamente causato la piena partecipazione di media inglesi e di oltreoceano, mettendo sotto la lente di ingradimento le differenze tra due diversi tipologie di fare giornalismo. Di questo si è discusso mercoledì al centro servizi G.
La critica televisiva potrà sopravvivere ad internet e alla proliferazione dei canali televisivi?
Potrebbe essere questa la domanda intorno la quale far ruotare il convegno dedicato alla critica tv e in particolare alla presentazione del libro "La coscienza di Mike" scritto da uno dei relatori DelBecchi, afiancato per l'occasione da Simonelli e Specchia altri due esperti di televisione.
La mancanza di un addetto ai lavori, come Minoli, atteso ma per imporogabili impegni, non pervenuto, si fa sentire, in un dibattito che si trascina tra esempi di storia di critica televisiva.
Nonostante l'assenza di Koro Castellano, causa ceneri e aerei bloccati, la premiazione per il progetto “Eretici digitali” è proseguita con successo. Il premio, nato dall'omonimo libro di Vittorio Zambardino e Massimo Russo, giornalisti di Repubblica, vede protagonisti giovani aspiranti giornalisti e affascinanti inchieste.
A precedere la premiazione, che ha visto vincitori After Jugo – Sarajevo the life of a generation di Marco Pavan e Eleven, un'inchiesta collettiva di 11 universitari di Catania, un dibattito fra gli ospiti sul rapporto tra giornalismo, democrazia e digitale.