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La seconda edizione italiana del contest internazionale FameLab (www.famelab-italy.it), il talent show della scienza, entra nella fase conclusiva con una attesissima finale che decreterà il campione italiano della scienza raccontata in 3 minuti.
La fila fuori dalla Sala Raffaello dell'Hotel Brufani è lunga già dalle 13:30, anche se l'evento non avrà inizio prima delle 14:00. Ma, d'altronde, con due personaggi come quelli che stanno per arrivare non può essere altrimenti.
L'intervistatore è Giuseppe Cruciani, classe 1966, giornalista senza peli sulla lingua ai più noto per la sua conduzione de La Zanzara su Radio 24; l'intervistata è Sarah Varetto, torinese, classe 1972, direttrice di SkyTg24.
Stanza gremita questa mattina all'Hotel Sangallo per il workshop "Il futuro del live blogging: verso le multi-redazioni?". A parlare di questo modo di comunicare e fare giornalsmo, che sta prendendo sempre più piede, sono intervenuti Mario Tedeschini Lalli- giornalista de La Repubblica,Douglas Arellanes- cofondatore di Sourcefabric, Aron Pilhofer- direttore interactive news The New York Times. La discussione fra gli ospiti è stata moderata da Bertrand Pecquerie, CEO Global Editors Network.
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hackers' corner
11:00 - 12:00 venerdì 26/04/2013
Hotel Brufani - Sala Priori
Seconda giornata all' IJF 13, seconda serata e altri grandi nomi. Alla Sala dei Notari arriva Riccardo Iacona a presentare il suo ultimo libro "Se questi sono gli uomini", per una tematica che tiene la Sala in un silenzio assoluto per un'ora e mezza: Femminicidio
Accanto a lui, a sostenere il peso di questa conversazione, Concita De Gregorio, giornalista che più volte è tornata su questo stesso tema.
Cinque menti brillanti, cinque persone con un notevole bagaglio di esperienze, ma soprattutto cinque modi diversi di concepire le notizie in diretta. Oggi alle 14 presso la Sala Raffaello dell'Hotel Brufani, durante il Festival del Giornalismo giunto alla VII edizione nel 2013, si è svolto un dibattito riguardante la pressione fatta sui giornalisti per produrre molti contenuti, soprattutto live dato che nell'era digitale non ci si può permettere di stare indietro.
Secondo giorno del Festival Internazionale del Giornalismo, il 25 di Aprile per l'appunto, una data simbolo per l'intera nazione italiana, 68 anni trascorsi dalla liberazione dalla dittatura fascista, una dittatura durata 20 anni, anni atroci, anni bui e indimenticabili per chi li ha vissuti, mentre oggi sembra affievolirsi quella consapevolezza, e si finisce per avere centri commerciali che non commemorano i morti uccisi nella guerra di liberazione e fanno lo stesso in centro molti negozianti.
Oggi, 25 aprile, secondo giorno del Festival Internazionale del Giornalismo, ma soprattutto Festa di Liberazione d'Italia, al Centro Congressi Alessi si è tenuto un incontro sul precariato, o meglio "il lavoro non è gratis". In verità, non si è parlato di lavoro in generale, ma di giornalisti. Di giornalisti pagati dai 3 ai 5 euro a pezzo, non tutelati, non protetti, di conseguenza, neanche nei casi in cui ci si ritrova a dover rispondere in tribunale di querele per diffamazione che forse sono più diffamatorie ancora del motivo stesso della querela.
La settima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo parte subito con un “pacco” da parte di Matteo Renzi che per l’incontro “Internet e Politica. Il consenso e rappresentanza nell’epoca digitale” da buca non presentandosi all’appuntamento. Lo capiamo benissimo. Il tema di discussione di tutto il giorno è stato l’incarico dato da Napolitano ad Enrico Letta. Renzi ha da pensare come impadronirsi del PD, non sarebbe mai potuto venire, sarebbe stato assediato dai giornalisti e da domande a cui lui non avrebbe potuto dare risposta. L’affluenza nel primo giorno non è stata altissima.