La gavetta è l'unica strada percorribile, Intervista al cantautore Alessio Ivan

Inviato da michele maraglino il Dom, 12/08/2018 - 12:05

Alessio Ivan è un cantautore della provincia di Varese che, dopo essere stato chitarrista ed autore di band giovanili e dopo una lunga assenza dal mondo della musica per dedicarsi alla professione di Consulente del lavoro, ha deciso di riprendere il cammino interrotto e registrare il suo primo disco. Col brano “Vienimi a salvare”, ha raggiunto la finale dell’edizione 2018 del Varigotti Festival – premio nazionale per la canzone d’autore emergente. L’album si intitola “Viola”Viola come il nome di sua figlia; viola come il colore di chi desidera piacere ed essere accettato; viola come l’unione del rosso, sinonimo di forza ed energia, e del blu, che richiama la calma e la malinconia. Lo abbiamo intervistato per approfondire la nasciata del suo disco e conoscerlo meglio.Ecco la nostra intervista:Si può dire che il tuo disco è un disco di protesta?Il primo brano si può definire di protesta. Me la prendo coi benestanti sazi ed annoiati che non resisterebbero un giorno nelle condizioni dei poveracci che criticano. Poi ci sono un paio di canzoni nelle quali me la prendo con un certo tipo di donna: “sei egoista, sei narcisista, sei assetata del mio sangue”! Poi il disco diventa più “buono”.Qual è il tuo sogno più grande legato alla musica?20 anni fa ti avrei risposto che avrei voluto diventare una rock star. Oggi, vorrei avere un piccolo seguito che mi consentisse di cantare in locali pieni e realizzare qualche altro disco.Che musica hai ascoltato mentre registravi il nuovo disco?Ho iniziato a registrare qualche mese dopo l’uscita di Blackstar di Bowie che mi ha accompagnato per un bel pezzo. Poi mi sono immerso nella raccolta “le nostre anime” di Battiato, ed in “Is this the life we really want” di Roger Waters. Poi Depeche Mode, Police…Insomma, il buon gusto in fatto di ascolti non mi manca, ma non è automatico che ciò si traduca in buona scrittura. Pensi che la gavetta sia ancora un percorso valido per farcela nella musica?Per alcuni fortunati la gavetta è un optional, ma devi essere giovane ed alla moda. Nel mio caso la gavetta è l’unica strada percorribile. Non bisogna pensare a quanto è lunga la strada altrimenti non si ha nemmeno voglia di partire. Si fa quello che ti piace fare e basta.Qual è stato il tuo percorso?Da ragazzo suonavo la chitarra nelle band di amici, scrivevo già canzoni e le proponevo. Vivevo in un piccolo paese, non avevo il carattere giusto che ci vuole per farcela nel mondo della musica, ero più che altro un sognatore senza alcun pragmatismo. Naturalmente ad un certo punto ho mollato tutto per trovare conforto in una vita “normale”. Dopo qualche anno il tappo è saltato ed eccomi di nuovo come un ragazzino a cominciare tutto da capo. Sicuramente comincio meglio di come ho fatto anni fa.

Alessio Ivan - Vienimi a salvare

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