non esistono più, no no.

non esistono più, no no.
Inviato da luca il Mar, 06/04/2010 - 18:23

stamattina, guardandomi allo specchio, ho notato che i miei capelli avevano proprio bisogno di una bella sfoltita dato che stavo somigliando sempre più ad un setter inglese a pelo lungo. decido dunque di chiamare il mio barbiere per prenotare una piccola seduta di taglio, lavaggio e messa in piega. l'appuntamento è per le 14.
ovviamente arrivo mezz'ora prima e decido comunque di entrare per cercare di perdere meno tempo possibile. varcate le porte dello scintillante salone da barba, vengo accolto da m., noto hairstylist delle dive, che si diletta a fare tagli anche agli ometti.
dopo aver ricambiato i saluti, vengo indirizzato su una poltrona con un bidè attaccato alla parte superiore della seduta che scopro essere un lavabo per lo sciampo.
mentre me ne stavo seduto sulla poltrona-bidè, m. ha iniziato a lavarmi i capelli con gesti morbidi e vellutati tant'è che ho iniziato a viaggiare in un mondo tutto mio fatto di coniglietti rosa saltellanti e di case di marzapane. mentre vagavo in questo mondo fatato, vengo risvegliato dalla voce a dir poco femminile di m. che mi chiede gentilmente come va, cosa ho fatto durante le feste e se avevo in mente un taglio particolare. rispondendo in fretta e furia alle domande inutili del mio acconciatore, cerco di tornare in quel magnifico mondo immaginario dato che avevo appena agguantato un coniglietto rosa e stavo accingendomi a divorarlo. tutt'a un tratto però vengo nuovamente disturbato dal divino m. che continuava a martellarmi le palle con domande inutili. una di queste è stata: 'mmm ma da quando hai questo orecchino? ti sta proprio bene, mmmm'. rispondo a m. che l'orecchino in questione ce l'ho da sei anni e che non ho intenzione di dire altro dato che non c'è proprio altro da dire ma lui, imperterrito, continua a disturbare il mio sogno incantato e inizia a parlare, da solo, delle sue ferie pasquali divertentissime. saltando di palo in frasca così come si addice ad un normalissimo omuncolo che parla di tutto con la velocità di una scoreggia, m. ha iniziato a raccontarmi aneddoti divertentissimi con una movenza molto giuliva del tipo che un suo amico con un fisico molto ma molto palestrato si è fatto apporre un grossissimo piercing sul capezzolo destro. vista la mia sbalordita espressione, m. mi ha subito rassicurato dicendomi che il tipo non ha provato nessun dolore nel farsi bucare il capezzolo e che forse forse anche a me starebbe bene un piercing proprio lì sulla mammella o addirittura sulla lingua (ovviamente m. appena ha iniziato a parlare di lingua mi ha prontamente mostrato la sua facendomi vedere il punto esatto in cui proprio a me starebbe divinamente). il sogno con i coniglietti a questo punto era andato a puttane e io cercavo di tenere gli occhi ben aperti cercando di anticipare ogni sua avventata mossa di approccio nei miei confronti.
toccato nella mia virilità dopo il discorso su lingua e capezzoli, m. decide di cambiare argomento esordendo così: 'mmmm hai visto chiambretti l'altro giorno??? mmmm hai visto la puntata in cui c'era rocco siffredi??? mmmm'. 'ecco qua' pensai, 'sono fottuto'. risposi ovviamente di si e al mio cenno di assenso, il mio acconciatore ha iniziato a raccontarmi tutto quello che il lungo-divo rocco aveva detto a chiambretti durante l'intervista, non tralasciando nessun particolare circa i suoi lunghi amplessi e sulle sue sproporzionate dimensioni. il momento topico di tutto il discorso e anche quello più commovente è stato quando m. mi ha raccontato, avvicinandosi al mio orecchio destro e con voce sensuale, che rocco riesce ad avere 20 orgasmi in una sola giornata. col fiato del divino sul collo, sentendomi braccato e inchiodato a quella sedia girevole tappezzata di finta pelle maculata di vitello, ho iniziato a sudare freddo mentre lui, il divino, continuava a guardarmi con occhio spermatico mentre con le sue forbici dava colpi netti ai miei ribelli ciuffi.
'è la fine' pensai ma di fine non trattavasi ancora, purtroppo. per il rimanente tempo del taglio, m. ha continuato a raccontarmi storie strane di sesso selvaggio con voce accattivante e dolce, a tratti sensuale e invitante. lo ha fatto volontariamente senza che io gli chiedessi niente mentre io, impaurito, rispondevo con dei timidi cenni del capo.
conclusasi l'estenuante seduta, decido di alzarmi il più velocemente possibile dalla poltrona in finta mucca e, raccolti armi e bagagli sparsi per il salone, frastornato e ammaliato dalla calda voce di m., inizio a cercare la porta d'ingresso per sparire alla velocità della luce non prima però, ovviamente, di aver chiesto 'quant'è?'.
qui si è raggiunto l'apice del piacere per m. che, sfoderando il suo magico sorriso, mi fa 'solo 23, amore'.
solo 23?? per un taglio? amore???? ma che cazzo, 23 euro per un taglio osceno da emo impasticcato dopo aver ascoltato le perle di saggezza di un maniaco mani di forbice???
cose da pazzi, insomma. non esistono più i barbieri di una volta.
e io che pensavo di piacergli, uhm.

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