Traditori. Il giornalista antimafia Paolo Borrometi a Perugia per raccontare anomalie, depistaggi e buchi neri della storia italiana

Inviato da Radiophonica il Gio, 11/05/2023 - 16:45

Con l'autore – giornalista professionista, Cavaliere della Repubblica dal 2016 per volere del Presidente Sergio Mattarella, sotto scorta da tre anni – dialogheranno Salvatore Borsellino, fondatore del Movimento delle Agende Rosse, Fabio Repici, avvocato che ha rappresentato i familiari delle vittime di alcuni dei più rilevanti delitti di mafia degli ultimi decenni, Angela Romano del direttivo del Movimento delle Agende Rosse e Massimo Solani, giornalista Rai.

 Perché tante stragi e delitti in Italia rimangono impuniti? La ricerca della verità è un percorso a ostacoli e in troppi casi, prima ancora di cercare i colpevoli, si è messa in dubbio la credibilità di chi accusava. Se ne parlerà domenica 14 maggio, alle 17.30, nella Sala Plenaria del Sangallo Palace Hotel, in via Masi a Perugia, alla presentazione del libro Traditori (Solferino) di Paolo Borrometi. Con l'autore – giornalista professionista, Cavaliere della Repubblica dal 2016 per volere del Presidente Sergio Mattarella, sotto scorta da tre anni – dialogheranno Salvatore Borsellino, fondatore del Movimento delle Agende Rosse, Fabio Repici, avvocato che ha rappresentato i familiari delle vittime di alcuni dei più rilevanti delitti di mafia degli ultimi decenni, Angela Romano, del direttivo del Movimento delle Agende Rosse, e Massimo Solani, giornalista Rai.

L'incontro – a ingresso libero fino a esaurimento posti – è organizzato e promosso dal Movimento delle Agende Rosse – Gruppo Umberto Mormile – Perugia e Trasimeno.

Traditori. Il libro

La lista dei nomi infangati per distrarre l'attenzione dai delitti è lunga. E la strategia ha un preciso nome in gergo, "mascariamento". È accaduto a Giovanni Falcone quando si disse che la bomba dell'Addaura l'aveva piazzata lui stesso e a Paolo Borsellino la cui agenda rossa, misteriosamente scomparsa, sarebbe stata un "parasole". Don Diana? "Era un camorrista". Peppino Impastato? "Un terrorista". Per comprenderne i drammatici effetti, Paolo Borrometi ci accompagna in un viaggio nella storia d'Italia in cui denuncia i traditori, i criminali che mirano a creare confusione nel Paese per raggiungere i propri interessi illegittimi. A discapito della verità.

Un reportage giornalistico tra anomalie, depistaggi e buchi neri che parte dallo sbarco degli americani in Sicilia nel 1943 per arrivare ai giorni nostri, passando per le bombe degli anni Settanta e la strategia della tensione: da Portella della Ginestra a via Fani, dall'Italicus al Rapido 904, da Bologna a Capaci e Via d'Amelio, fino all'arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Una storia, alternativa e potente, del lato oscuro del Paese.

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