Asinara revolution: quando gli operai vanno in tv.

Inviato da Lucina il Gio, 26/04/2012 - 21:38
Asinara revolution: quando gli operai vanno in tv.

Al Festival del Giornalismo sbarcano anche i naufraghi dell'Isola dei Cassintegrati. Oggi pomeriggio, scortati da Luca Telese e Alessandro Gilioli de L'Espresso, Michele Azzu e Marco Nurra, sardi doc, hanno raccontato l'esperienza turbo mediatica della cosidetta “Asinara revolution”: quando gli operai finiscono in tv. La storia dei cassintegrati della Vinyls di Porto Torres che dopo mesi di inascoltate proteste riescono a raggiungere la notorietà occupando l' ex carcere di massima sicurezza all'Asinara.
Tutto inizia con un gruppo facebook che fa il verso al noto, patetico, reality che riesuma vecchi volti tv, l'Isola dei Famosi, da pochi giorni in prima serata nel palinstesto televisivo pubblico. Era il 24 febbraio del 2010 e Michele e Luca, amici e compagni di scuola di vecchia data, decidono di dare una mano agli operai della loro terra che lottano contro poteri troppo forti senza l'appoggio dei media, se non quelli locali che dedicano alla loro sventura qualche breve, e dei sindacati che non riescono a portare avanti la vertenza con fermezza. Michele e Luca aprono una pagina facebook, “L'isola dei cassintegrati, l'unico reality REALE, purtroppo, dove nessuno è famoso ma tutti sono senza lavoro. Nel giro di poco tempo i sostenitori aumentano, il gruppo conta 100mila iscritti, i due ragazzi aprono un blog, i sindacati storcono il naso per paura di essere scavalcati e i media mainstream nazionali iniziano a occuparsi della strana storia degli operai della Vinyls che non ne vogliono sapere di vedere chiusa la loro fabbrica che è ancora in grado di produrre e di farlo bene. Oggi i due ragazzi sardi hanno raccolto tutti i dettagli di questa singolare ed esemplare lotta in un libro, Asinara revolution appunto, che secondo Telese in America sarebbe diventata la sceneggiatura perfetta per un film imperdibile. In Italia invece la Vinyls di Porto Torres ha chiuso, gli operai sono senza lavoro ma questa vicenda ha lasciato una traccia indelebile nella storia del rapporto tra il mondo del lavoro e quello della comunicazione. Migliaia di persone in tutta Italia si sono interessate alla questione della fabbrica Vinyls, hanno sostenuto gli operai anche solo leggendo il blog e postando commenti di solidarietà. Da un punto di vista mediatico, la bomba è dunque esplosa colpendo un nervo scoperto della società italiana. Chi invece avrebbe dovuto e, naturalmente, potuto fare qualcosa per salvare una terra, centinaia di operai, una fabbrica, la storia dell'industria chimica italiana...non pervenuto! Invece i cassintegrati di Porto Torres, come quelli di tutta Italia, di cui ancora il blog racconta le storie e le vertenze, hanno perso da un pezzo.

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