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Le imbarcazioni degli immigrati, prevalentemente tunisini, continuano a sbarcare in Italia. Una situazione sempre più difficile da contenere, tanto che la stessa Unione europea decide di intervenire. Dopo i recenti sbarchi, la Commissione cerca di essere in stretto contato con le autorità italiane, e mostra il proprio interesse nell’aiutare il Bel Paese. La Commissione ha infatti dichiarato che sono consci della situazione che si sta verificando in Italia, per questo le istituzioni europee si sono dimostrate disponibili a fornire qualsiasi aiuto necessario.
Il 13 febbraio, nel centro de L'Aquila, circa duecento persone si sono incontrate davanti alla Basilica di San Bernardino. Le carriole aquilane tornano in centro: questa volta per pulire la scalinata dalle erbacce, di modo che non sembri un posto abbandonato. Lo slogan “RiabbracciAMOci la città” questa domenica ha riunito i cittadini de L’Aquila. Si prevede che anche le prossime domeniche i cittadini portino avanti iniziative per pulire altre zone del centro storico.
Continua l'ondata di sbarchi degli immigranti nel porto di Lampedusa. Ieri è giunto sulle coste italiane un nuovo barcone carico di immigranti che è stato scortato nelle acque territoriali italiane da una motovedetta della Guardia di Finanza. Secondo la Guardia di Finanza nel barcone sarebbero state “stipate” circa 100 individui, inoltre, sempre in base ai dati forniti dalla Guardia, ci si aspetta un nuovo flusso di sbarchi che potrebbe portare nelle coste italiane altre due - trecento persone.
Continua lo sbarco sulle coste siciliane di numerosi immigrati. E subito scatta l’operazione della Digos contro l'immigrazione clandestina. La maggior parte delle perquisizioni e degli arresti si sono verificate nelle province di Enna, Catania e Ragusa. L’indagine avviata sull’immigrazione clandestina ha rivelato il coinvolgimento di numerosi cittadini italiani, sotto accusa per aver favorito l’immigrazione clandestina attraverso la vendita dei nulla osta per il lavoro.