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Analizzando i dati di diffusione rispetto alla popolazione, sono 38 milioni gli Italiani che dichiarano di accedere da qualsiasi luogo e device (da casa, ufficio o da un luogo di studio), pari al 78,9% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni.
L’accesso a internet da cellulare/ smartphone/PDA è disponibile nel 31,3% dei casi (pari a 15 milioni di individui), mentre l’accesso dai tablet è disponibile per quasi 2 milioni di individui.
Continuano a crescere i dati sulla diffusione del web in Italia: sono 35,8 milioni di italiani compresi tra gli 11 e i 74 anni che dichiarano di accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento. I dati sono stati forniti da audiweb che qualche giorno fa ha anche rilasciato i dati riguardanti l’ultimo mese del 2011. In particolare lo scorso anno ha registrato un valore medio di audience online di 26,4 milioni di utenti nel mese e 12,7 milioni nel giorno medio, con un incremento rispetto al 2010 del 10,7% sull’audience online nel mese e del 9,9% nel giorno medio.
Montain View ha deciso questa volta di compromettere l’attendibilità del suo motore di ricerca pur di competere con il gigante facebook che nel giro di poche settimane dovrebbe festeggiare il miliardo di utenti. L’esclusione dalle pagine di ricerca di contenuti generati sia da twitter che da facebook a discapito di quelli invece presenti su Google + non è proprio una mossa di fairplay nei confronti di tutti gli utenti della rete. In questo modo una ricerca imparziale è stata, a parer mio, totalmente compromessa e non sono l’unico a dirlo.
La notizia non è nuova: Boston è di Viterbo, e facebook, se fosse un paese, sarebbe il terzo per estensione su questo misero pianeta. Ma da che mondo è mondo, se il cielo è a pecorelle allora significa che all'indomani pioverà. E voi a questo punto vi chiederete: e questo cosa c'entra col discorso dei social network?assolutamente nulla. La notizia è un'altra, e parte da uno studio del famoso portale Mashable.