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Non si poteva fare scelta migliore, se non quella di avviare il workshop “Quando i cartoni animati fanno informazione” con due protagonisti d’eccellenza: Cip & Ciop, nella loro clip “Per un pugno di segatura in più”. Perugia, Festival Internazionale del Giornalismo, terzo giorno. Metafora di una genesi biblica non comune, quella del fumetto e delle animazioni che, troppo spesso, vengono messi in secondo piano nel mondo dell’informazione.
Perugia - La prima sensazione che ho provato nell'ascoltare Fred Pearce è stata di puro ottimismo. Eppure il tema “Dal baby boom al crollo demografico” era alquanto ostico per infilarci dentro una visione positiva sul futuro. Sono stato smentito dalle sue idee, forse opinabili ma cariche di speranza.
Una “luna di miele” particolare, quella dell’Europa con l’America della presidenza Obama, presentata oggi sul palco del Teatro Pavone, in occasione di un Festival del Giornalismo ormai agli sgoccioli.
Relazioni transatlantiche, introdotte dal giornalista Dennis Redmont, come rapporti complessi, vissuti all’insegna dello slogan “c’eravamo tanto amati”. Stereotipi venuti dal passato e vizi comunicativi che fanno sembrare gli Usa di Obama molto distanti da quell’Europa, così affascinata dal suo personaggio.
Tre ore di fila, ieri sera, al Teatro Morlacchi. Troppe per quello che, poi, è stato. Bello il discorso di Saviano, ma troppo lungo e poco originale. Insomma, le solite cose. Tutte rispettabilissime, questo sì. La sua vita è quella che è, ormai. La scorta, il pericolo, la limitata libertà e, persino, le accuse del caro Presidente del Consiglio. “E' come dire che un libro di oncologia faccia aumentare il cancro”, commenta la vicenda Saviano. E' un discorso assurdo quello del Premier, ma, in fondo, cosa ci si aspetta? Non è ancora chiaro che tipo sia?
Alle 11:00 di ieri 24 aprile, presso il teatro Pavone, ha avuto luogo la conferenza "Vaticano S.p.a." che ha visto la partecipazione dell’autore del libro omonimo, Gianluigi Nuzzi, inviato di “Panorama” e collaboratore del “Corriere della Sera”, insieme a Giacomo Galeazzi, corrispondente in Vaticano per “La Stampa”, Rossend Domenech, corrispondente a Roma per “El Periodico” e Willan Philip, scrittore e giornalista, impegnato nell’indagine dei rapporti tra il Banco Ambrosiano e la banca vaticana.
Così quello che sarebbe dovuto essere un serio dibattito dai contenuti storico-giornalistici si è rivelato una passerella pubblicitaria per i presenti e le loro personali esperienze. L'assenza del prof.re Vittorio Vidotto, sostituito dallo storico X è stata quanto mai decisiva per fare calare la noia e riempire di vuoto le menti dei presenti. Nulla da dire contro i relatori che si son trovati di fronte due giovani speaker quanto mai orgogliosi del loro ruolo, ma incapaci di portare sulla retta via i contenuti del dibattito.
L'incontro “Politica e televisione. La lunga anomalia italiana”, l'ennesimo ruotante intorno al rapporto tra politica e televisione, è sembrato particolarmente fuori fuoco, lontano dall'obiettivo che ci si poteva aspettare da questo incontro.
In compagnia di alcuni corrispondenti di importanti testate giornalistiche a Bruxelles, si discute delle falle democratiche del sistema europeo, sempre più distante da un processo di integrazione maturo.
Da un incontro con Erik Gandini – regista del famigerato documentario Videocracy – e Tommaso Tessarolo, GM di Current Italia t'aspetti un dibattito, analitico e approfondito, sul regime imperante da quasi un trentennio in Italia: la videocrazia. Una volta uscito dal Teatro Pavone, l'aspettativa rimane purtroppo solo tale, perchè l'incontro “Videocracy. Basta apparire” in programma la mattina del 24 aprile a Perugia è stato fortemente deludente.